VEDRAI VEDRAI … NON SO DIRTI COME E QUANDO …
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 20 Aprile, 2020 @ 5:56 amDetto altrimenti: … ma qualcosa cambierà (post 3860)
Ricordate Luigi Tenco? “Non so dirti come e quando, ma qualcosa cambierà …” Nel dopo coronavirus sicuramente qualcosa cambierà, nel senso che si annullerà
- la falsa convinzione della globalizzazione a sviluppo infinito e dell’eternità del processo della super concentrazione della ricchezza;
- l’errato convincimento che da soli, chiusi in se stessi, si può;
- la dannosa idea di aumentare comunque la produzione anche se poi il mondo è povero e non acquista;
- la pericolosa illusione che riusciremo a fermare le masse dei disperati;
- l’incredibile idea che la finanza fine a se stessa possa sostituire la finanza strumento della produzione di beni e servizi;
- la cattiva politica delle prossime elezioni che dovrà lasciare il posto alla buona Politica per le prossime generazioni;
- la fuorviante idea che il Bene Comune sia solo un bene pubblico, collettivo (una scuola, una piazza) e non invece quello realizzato con l’apporto iniziale di tutti;
- la micidiale convinzione che si possa fare politica con la retorica e il populismo;
- l’egoistica idea che “noi first”;
- l’immorale convinzione che “noi si e gli altri chissene …”;
- l’antiproduttiva convinzione che si possa riconvertire un sistema economico senza prima riconvertire i lavoratori;
- l’ignorante convinzione che l’azione possa precedere il pensiero;
- la cieca abitudine ad avere tante percezioni sensoriali anzichè una visione d’insieme;
- l’ autolesionistica cocciutaggine di non volere cambiare tutto quanto sopra elencato.
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Un minuscolo virus (chi mai di noi l’ha vissto in faccia se non al microscopio?) farà tutto questo. Una forza poderosa, nascosta, altrimenti micidiale, irresistibile come le radici di una piccola pianta, un fico nato fra le crepe di un bastione, radici che crescono, crescono e scardinano i pesanti blocchi di pietra delle nostre secolari convinzioni …
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