LUIS SEPULVEDA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 16 Aprile, 2020 @ 4:34 pmDetto altrimenti: è mancato oggi, in Spagna, di coronavirus (post 3855)
No, non vado a copiare da internet il molto che è scritto su di lui, su questo grande (great) scrittore, ne’ dirvi quali suoi libri io abbia letto. Noi del gruppo di lettura Librincontri di Mirna Moretti ci siamo trasmessi la triste notizia: è sintomatico che nel circuito “uozap” (come lo scrivo io, provocatoriamente), siano stati inviati messaggi ad un secondo uno dall’altro! Io per esempio sono stato battuto da una frazione di secondo dalla collega e amica Emma Pandini! Io che non sono un grande lettore, almeno non tale se mi misuro con lo standard dei GGLL- Grandi Lettori del nostro gruppo, ma che, fra i tanti, ho lo scaffale dei miei vangeli laici, cioè di quei libri che voglio voglio avere sempre a portata di mano, che voglio poter prendere in mano anche al buio, di notte: i suoi libri sono lì.
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Lo conobbi per caso, anni fa passeggiando fra i banconi della “mia” libreria preferita, “Il Papiro” di Via Grazioli a Trento, vicino a casa. E queste scoperte in autonomia sono poi quelle che ti danno maggiore soddisfazione. Sepulveda mi ha fatto e mi farà ancora viaggiare nelle pampas cilene e argentine, mi catturerà in una rete di desideri ancora inappagati: insomma, ci ha regalato e continuerà ancora a regalare a tutti noi “Nuovo Mondo” di civiltà, impegno sociale, democrazia, sentimenti, con libri che sono come spartiti musicali di una seconda Sinfonia per le nostre emozioni, seconda solo in ordine di data dopo quella di Dvorak.
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70 anni, un giovanotto per morire, un giovanotto ancora e soprattutto se detto da me che ne ho sei di più, di anni … una perdita difficilmente colmabile se non attraverso la rilettura delle sue opere. Mirna Moretti, la Musa ideatrice e gestore del nostro gruppo concorda nel dedicargli la nostra prossima riunione che terremo non appena il virus ce lo consentirà, presso la consueta saletta riservata… , riservata a tutti coloro che vorranno esserci, al Caffè Città di Piazza Italia a Trento.
Un invito a tutti gli amici del gruppo: mandatemi ognuno un pensiero all’indirizzo riccardo.lucatti@hotmail.it. Lo pubblicherò qui di seguito.
Buon viaggio Luis! A te il nostro ricordo, il nostro pensiero, il nostro grazie!
Scrive Santo Cerfeda: “Mi sono innamorato di Lui leggendo “Il vecchio che leggeva romanzi d’amore” , poi ho comperato “Storia di una gabbianella” e dopo tanti altri. Ma non siate tristi e non credete alle bufale che raccontano in giro. Sepulveda non è morto. È forse morto Manzoni, è forse morto Leopardi? E Dante, che pure è andato nel regno dell’oltretomba, è forse morto? No, di certo. Perché i grandi scrittori non muoiono come i comuni mortali: continuano a vivere nei loro racconti, nei loro scritti, nei libri che rimangono. In ogni parola che uno scrittore scrive c’è una parte di lui, in ogni libro c’è lui e ogni volta che leggiamo egli vive e continua a rimanere con noi. E finchè ci sarà un solo lettore che rileggerà la storia della gabbianella, o della balena, o del vecchio che leggeva i romanzi d’amore, Luis continuerà a vivere. E quindi ridete e siate felici: oggi Luis Sepulveda è diventato immortale.”
Santo, grazie del tuo intervento, hai proprio ragione: Sepulveda appartiene alla categoria delle Persone perenni, inimitabili. Uno ci prova, crede di potercisi avvicinare … e dopo alcuni tentativi si arrende e si chiede come lui e quelli come lui hanno fatto. Nel filmato di poco fa (RAI 5) ha detto una frase che mi ha colpito: “Lo scrittore sa arrivare al cuore del lettore meglio del saggista, con meno parole ….” Quanto è vero! Anche perchè la sua è una poesia scritta in prosa.
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