TRENTO E LA SUA PROVINCIA AUTONOMA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 7 Marzo, 2020 @ 4:26 pmDetto altrimenti: non è di geografia che intendo parlare (post 3787)
(Fra un paio di mesi avremo le elezioni comunali a Trento: tutti a votare e … in bicicletta, mi raccomando!)
Forse taluno preferirebbe dire “La PAT- Provincia Autonoma di Trento e .. si … vabbè … anche il suo capoluogo”. Comunque la si metta, dalla città di Trento non si può prescindere. Ora, l’Ente Provincia Autonoma all’esterno si rapporta con Bolzano (a livello regionale), con l’Euregio e con lo Stato. Al suo interno con i molti Comuni del territorio. A me che ho vissuto una vita da manager anche in gruppi finanziari e industriali, viene in mente la figura di una Holding che gestisca la finanza verso l’esterno con il sistema bancario e finanziario, e verso l’interno nei confronti di molte società partecipate, una delle quali abbia un capitale sociale di 115 milioni (Trento SpA), un’altra di 35 milioni (Rovereto SpA), poche altre di 15-20, ed infine una moltitudine di piccole società con un capitale sociale – ognuna – pari a milioni zero virgola qualcosa.
Orbene, poiché la Holding gestisce la finanza, può essere portata ad utilizzare questo punto di forza per intervenire sulla gestione delle tante piccole SpA: “Se fai queste scelte ti finanzio, se fai quelle no”. Orbene, forse questo atteggiamento potrebbe essere spiegabile per una necessità di coordinamento gestionale fra le molte piccole SpA, ma per nulla si giustifica ove rappresenti un’ingerenza nella gestione della SpA di maggiore dimensione.
Un esempio: università di medicina a Trento sì/no? E se sì, di che tipo? Dove vivono ed operano studenti e professori di UNITN? Forse in un paesino delle Valli di Fiemme, di Sole, di Non, etc.? No di certo. Costoro vivono ed operano a Trento. E di chi è il piano regolatore cittadino sulla cui base assegnare aree ed edifici necessari ad UNITN? Dove ci si riunisce, dove si discute, dove si fa lezione, dove si sostengono gli esami? Dove si allestiscono studentati? Chi deve decidere tutto ciò? Il tesoriere PAT o il Presidente Amministratore Delegato Città di Trento? In estrema sintesi: l’università deve far capo alla città capoluogo o alla Provincia?
Concludo. Così come la PAT reclama la propria autonomia nei confronti del potere centrale romano, per la stessa ragione deve prendere atto del fatto che la Città di Trento reclama analoga autonomia nei suoi confronti, in base allo stesso principio, quello di “Sussidiarietà” che recita: “Non faccia l’organo superiore ciò che può essere fatto (meglio, n.d.r.) dall’organo inferiore”. So bene che le materie da gestire sono molte e non è detto che la loro organizzazione e gestione possano essere uguali per tutte. Io qui ho solo inteso portare l’attenzione su un esempio e su un metodo.
Grazie per avermi letto
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