ELEZIONI COMUNALI PER GENERARE PENSIERO …

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 29 Febbraio, 2020 @ 2:13 pm

Detto altrimenti: … che poi equivale a GENERARE FUTURO   (post 3775)

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“Generare futuro”: il principio al quale si è ispirato sin dall’inizio l’Associazione Culturale RESTART TRENTINO della quale il vostro blogger è presidente per il secondo mandato triennale.

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Anteprima

Mi sta capitando questa fortuna da dieci anni, da quando sono in pensione (2010-2020). Prima non avevo spazio mentale se non per il lavoro. Ma … ora, come nasce il mio pensiero? Molto dai libri che leggo; dal tempo che ho per riflettere; da tutto ciò che riesumo dalla memoria degli studi giovanili e universitari. Il tutto amalgamato con poco meno di quarant’anni di esperienze lavorative e di vita. E il risultato-pensiero che ne deriva può aiutare a generare futuro, non certo per me che ho 76 anni quanto per chi volesse approfittare non dico dell’insegnamento (non ho la pretesa di insegnare niente a nessuno!) ma delle esperienze che metto alla portata di tutti su una sorta di tavolo self service. Rileggendo i classici (letteratura e filosofia) si comprende come il Pensiero umano si sia via via formato.  Ed allora mi chiedo: molto probabilmente sta continuando a formarsi anche ai giorni nostri. E’ un continuo divenire. Infatti il Pensiero nasce dalla sua stessa storia, dai libri, dalla vita vissuta, dalla riflessione e – last but not least – dalla discussione, dal confronto personale diretto faccia a faccia. E il primo confronto che io faccio è con me stesso, scrivendo queste righe, aprendomi a me stesso e agli altri. E guai a ridurre il pensiero umano ad un like sul pensiero altrui!

Fine dell’anteprima. Ora possiamo cominciare

Pensiero, filosofia, sociologia. Riscontro con piacere che ai vertici delle grandi e media Società sempre più spesso vengono collocati manager di formazione classica, filosofica, sociologica. Non dimentichiamo che antesignano in tal senso era stato  Adriano Olivetti! Sul tema, leggete il libro di Pier Luigi Celli “Il potere. La carriera a la vita- Memorie di un mstiere vissuto controvento”, Chiarelettere Ed. 2019.  E ciò in quanto si è compreso che i fattori della produzione non sono più il capitale ed il lavoro, bensì sono le Persone, la loro motivazione; il ragionamento logico; il fatto  che le aziende non devono più operare per organigrammi, bensì per funzionigrammi; che l’intelligenza necessaria alla generazione del pensiero e del futuro  è l’intelligenza collettiva che è possibile solo in ambiente – aziendale e politico – veramente democratico. Esattamente il contrario – in azienda e in politica – dell’ipse dixit, dell’uomo con i pieni poteri, del “secondo uomo del destino”, del ghe pensi mi.

Una particolarità del pensiero odierno infatti è una sorta di sua inversione termica orizzontale: cioè che oggi sempre più spesso esso nasce in periferia e da lì si muove ad arricchire il centro di una intelligenza collettiva. Ciò dipende dallo sviluppo delle comunicazioni che consente anzi richiede il decentramento territoriale verso “i confini” di ciascun sistema sociale, economico e politico: ed è la gente di frontiera quella che ha per prima il polso della situazione. Ciò vale anche – anzi, direi soprattutto –  per il pensiero politico: un’intelligenza collettiva che in ambiente democratico prende le mosse dalla periferia geografica, aziendale, politica:  esattamente il contrario dell’ipse dixit dell’uomo accentratore, quello con i pieni poteri, quello del ghe pensi mi.

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Ecco ciò che deve essere valutato in previsione di un turno elettorale comunale importante come è quello che sta per affrontare il Comune di Trento (nella foto: il Castello del Buonconsiglio dà tutti un buon consiglio: andate a votare! E se fra i candidati ci fosse anche un blogger, votatelo!)

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