LETTERA AL DIRETTORE …

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 9 Febbraio, 2020 @ 2:57 pm

Detto altrimenti: … dei miei post, cioè a me stesso! (e al Direttore del Trentino) sulla politica e sulla Politica    (post 3754)

Non è la prima volta che – in quanto Direttore dei miei post – io mi scrivo (e che invio la stessa lettera anche ad un quotidiano locale).

Inizia

Egregio Direttore, da taluno mi si dice “La gente è stanca della politica, basta … cosa sono tutti questi nuovi partiti …”. E’ vero, hanno ragione. Oggigiorno c’è troppa politica e poca Politica, la quale comincia dalla Partecipazione, la quale è Libertà la quale è Democrazia.  Il termine “politica” oggi è un aggettivo sostantivato: infatti deriva dalla espressione dell’antica Grecia, ove il termine “politika” era l’aggettivo di tekne,  tekne politika, tecnica-capacità politica, cioè professionalità nel governo della polis: oggi la politica si è persa per strada il suo sostantivo, è rimasta sola e diventando un aggettivo sostantivato ha perso la capacità.  Una capacità che invece la Politica esige, una capacità professionale unita a doti morali, nel senso che la Politica è “buona” se sa fare (già questo è in problema!) il “bene” della polis.

Ma come si fa ad individuare cosa sia il bene se si prescinde dai valori morali che stanno alla base della nostra civiltà? E se il principale valore della morale politica “religiosa” si rifà ai valori morali innati, la morale laica è comunque quanto meno tolleranza, ovvero l’accettazione dell’altro per quello che è. Il che presuppone che – in quanto “tolleranti” – si acceti l’altro; e in quanto “tollerati” si sia liberi di esprimersi anche con nuovi partiti ispirati all’idea di libertà, crescita equilibrata e rispetto reciproco: cioè che in entrambi i casi si sia in democrazia vera.

Dice …”Ma l’altro è un immigrato, ha la pelle nera … dobbiamo difendere la nostra identità, del resto i nostri vecchi lo dicevano bene “moglie e buoi dei paesi tuoi”!” Ecco, l’identità. E qui la politica si rifà al tempo in cui le distanze erano coperte dai … buoi che trainavano il carro agricolo sia per il lavoro che per portare il sabato sera i contadini a passare un’ora in paese.

Da piccolo io ho vissuto questa esperienza, nei poderi toscani intorno a S. Angelo in Colle (Montalcino, Siena), il paesello-ieri-come-oggi-gioiello dei miei nonni paterni. Ecco, in allora va bene: moglie e buoi … ma oggi la diversità è vicina, convive con noi, non ci deve spaventare, anzi ci arricchisce. Ed allora ben venga una Nuova Politica Partecipata, ed il fatto che si vesta di vestiti nuovi (partiti nuovi) non è un difetto bensì un pregio.

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Stancarsi della politica va bene, purchè si partecipi alla Politica. Chi non partecipa alla Politica contribuisce al naufragio della Democrazia e della Libertà.  Naufragio? Piero Calamandrei (chi era … dai che lo sapete e poi … i più giovani … con internet!), da toscanaccio qual era, ad una classe di studenti raccontava questo aneddoto: il capitano di una nave avverte i passeggeri che la nave sta affondando. Uno di quei passeggeri gli risponde: “Oh che m’importa? Un è mica mia!”

Finisce.

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