GINZBURG A BOLOGNA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 25 Gennaio, 2020 @ 2:37 pmDetto altrimenti: un’inaspettata fortuna per due nonni in trasferta da Trento (post 3740)
Due nonni in trasferta da Trento a Bologna accompagnano la nipotina Bianca ad una lettura per bimbi nella Biblioteca di Via Genova 19 intestata a Natalia Ginzburg. E già qui, prima sorpresa, stante l’interesse di nonna Maria Teresa per questa scrittrice. Ma vedremo dopo.
Innanzi tutto bravissima la lettrice (come si chiama? Grazie se qualcuno me lo dice) di favolette per i bimbi: la sala affollata, una storia dietro l’altra, molte sul (povero, n.d.r.) lupo che però poi alla fine se la cava per il rotto della cuffia. Ci siamo presentati, quali genitori di Valentina, una sua “collega” che a Trento svolge un’analoga azione di volontariato.
Finita la lettura, siamo stati condotti in un’altra sala dove ci attendeva il Prof. Carlo Ginzburg, storico, saggista, accademico di fama internazionale, figlio di Natalia! Per noi è stata una vera emozione … per Maria Teresa poi! Lei che della Ginzburg ha fatto rappresentare ai suoi alunni della Scuola Media di Povo (TN) una versione teatrale di “Lessico Familiare”; lei che ha letto “La Corsara – Ritratto di Natalia Ginzburg” di Sandra Petrignani; lei che custodisce gelosamente una lettera autografa indirizzatale da Natalia!
Carlo Ginzburg ha salutato i presenti, ha presentato una versione Einaudi del primo libro scritto dalla sua mamma “La strada che va in città” pubblicato sotto il nome di Alessandra Tornimparte pseudonimo obbligatorio per lei che si chiamava Levi: e ciò “grazie” alle leggi raziali (vergogna! N.d.r.)! (“Tornimparte è un paese abruzzese dove il padre di Carlo, Leone Ginzburg, fu mandato dal regime fascista nel 1940 come “internato civile di guerra”, quando l’Italia entrò in guerra al fianco della Germania nazista”).
Ma soprattutto ha ricordato come occorra la massima attenzione contro un nuovo, tristissimo rinascere del razzismo e dell’antisemitismo. A seguire, l’ Assessore Comunale Matteo Lepore ha sottolineato come la migliore arma contro questa barbarie – che fra l’altro ha costretto la Senatrice Liliana Segre ad essere accompagnata dalla scorta (vergogna! N.d.r.) – sia la crescita culturale della popolazione (e il “mantenimento” dei diritti civili e la “riaffermazione” dei diritti sociali, n.d.r. (1)), preannunciando l’assunzione di ben quaranta ulteriori bibliotecari.
Maria Teresa ed io ci siamo presentati al Professore Ginzburg ed alla sua Gentile Signora, ci siamo impegnati a spedirgli – appena rientrati a Trento domani sera – una scannerizzazione della preziosa citata lettera e ci siamo offerti a fare tutto ciò che sta in noi per essere presenti quando il Professore verrà – come ci ha preannunciato – a Trento. In quella occasione infatti attiveremo tutti i nostri circoli culturali e letterari e personalmente vedrò di assicurarmi la presenza di un nostro carissimo amico, storico della storia e della filosofia, Marcello Farina, per noi Marcello, per molti Don Marcello Farina.
Libri da leggere
(Oltre quelli sopra citati e a quelli di Carlo Ginzburg che trovate elencati in internet): “Laicità grazie a Dio” di Stefano Levi Della Torre (Einaudi Ed.); “Simboli al potere” di Gustavo Zagrebelsky, (G. Einaudi Ed.); “Il fascismo eterno” di Umberto Eco (La Nave di Teseo Ed.); Norberto Bobbio, “Destra e sinistra”, Ed. Saggine; Gaetano Salvemini, “Le origini del fascismo in Italia – Lezioni di Harvard”, Feltrinelli Ed.; L. Canfora – G. Zagrebeksky, “La maschera democratica dell’oligarchia”, Ed. Laterza.; Norberto Bobbio, “Elogio della mitezza e altri scritti morali“, Ed. Il Saggiatore. Per chi volesse capire le cause di migrazioni e immigrazioni: D.R. Headrick, “Il predominio dell’Occidente”, Ed. il Mulino – David Van Reybrouck, “Congo”, Ed. Feltrinelli. Dopo ne discutiamo.
(1) pensierimo personale: lo spazio trascurato dalla sinistra è stato occupato da un’offerta politica opposta di una sorta di nuovi “diritti sociali” quali: “Ti darò io il lavoro che ti hanno sottratto gli immigrati“. Una guerra (strumentale) fra poveri.
Buone letture, ottimi diritti civili e sociali a tutte e a tutti!
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