LA NOTTE, L’AURORA, L’ALBA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 12 Gennaio, 2020 @ 8:23 am

Detto altrimenti: è come fare un viaggio in terre lontane … o dentro noi stessi, facendoci largo fra i nostri sentimenti       (post 3736)

La notte … soprattutto noi la “viviamo” dentro locali, cinema, teatri, in casa nostra o di amici o – di fretta – rientrando a casa con un gran desiderio di andare a dormire. E invece la notte può darci di più, molto di più. Può farci sentire padroni dello spazio, del tempo, dei nostri ricordi e dei nostri desideri in un mondo altrimenti affollato e sempre troppo di corsa. Non è poco. Credo che la forma migliore per esprimere tutto ciò sia la poesia (Memory)  o almeno una forma che cerca di essere tale. Ed allora mi permetto di sottoporvi una mia traduzione molto libera del testo di Memory, la bellissima canzone da “Cats” ed alcune mie poesiole.

Memory

Midnight, not a sound from the pavement / has the moon lost her memory / she is smiling alone / in the lamplight the withered leaves collect at my feet / and the wind begins to moan. / Memory. All alone in the moonlight / I can smile at the old days / I was beautiful then. / I remember the time I knew what happiness was. / Let the memory live again. / Every street lamp seems to beat a fatalistic warning / someone mutters, and the street lamp gutters / and soon it will be morning. / Daylight. You must wait for the sunrise / you must think of a new life / and you mustn’t give in. / When the dawn comes tonight will be a memory too / and a new day will begin. / Burnt out ends of smokey days / the stale cold smells of morning / a street lamp dies, another night is over / another day is dawing. / Touch me, it’s so easy to leave me / all alone with the memory / of my days in the sun. / If you touch me, you’ll understand what happiness is: / look, a new day has began.

Ricordi

Mezzanotte. / Il marciapiede suona il silenzio. / Sorride la Luna smemorata e solitaria / e raduna ai miei piedi / foglie secche / lampioni di luce / sussurri di vento. / Memorie. / Solo / al chiaro di luna / ricordo / sorrido / rivivo / la bellezza felice d’un tempo. / Semafori / artifici di lampi / minacciosi ruggiti / lacrimano / gocce di luce alla strada. / Ma presto sarà di nuovo mattino. / Il sole dell’Aurora / anima una nuova sfida vincente di vita. / Al nuovo giorno nascente / la notte sarà solo un ricordo. / Si spengono i fumi di giorni bruciati. / Il freddo d’allora profuma di nuovo mattino. / Nascente albeggiare / uccide le luci / di una notte sconfitta. / Abbracciami. / Non lasciarmi compagno soltanto ai ricordi dei giorni di sole. / Abbracciami / felice del tuo giorno nuovo.

Notte

Si alza da terra una foglia / un lampione che danza sospeso / il bavero alzato / persiana che sbatte / e l’aria corrente sui tetti. / Vive la Notte / e respira di un vento leggero / che tien desti i rami / protesi a far compagnia / ai freddi letti alberati / della solitudine. / Invisibile al mondo / attraversi lo spazio / dei tuoi pensieri / che liberi / ti camminano a fianco / insieme ad un gatto. / Il silenzio ti regala il Tempo / che gli altri / dormendo inutili sonni / han chiuso al di là della porta. / La luce del buio / dipinge a pastello la strada / che suona / al passare di sentimenti / usciti nella notte / a cercare / sperando di trovare aperta / L’Umanità di turno.

Ancora una mia poesiola, me la concedete? Una notte mi sono alzato, avevo sete, la cena era stata troppo “robusta”. Nell’attraversare la sala per andare in cucina … al di là della strada del fiume, il cantiere delle Dame di Sion …

Ombre

La luce del cantiere / penetra la stanza / e disegna sulla parete / la danza delle foglie / incontrate / nel suo breve cammino. / Mobili dita / accarezzano i libri / a svegliare pagine assonnate / che s’aprono liete / all’invito. / E mentre le osservi / raccontare / le mille piccole fiabe / alla Notte / ti sembra di rubare / ciò che avevi abbandonato / per la fretta di vivere / e che da tempo / non era più tuo.

Dice, vabbè, ma l’Aurora e l’Alba? Avete ragione, l’Aurora, Rododactilos Eos, l’aurora dalle dita rosa. Ecco qui due foto che la rappresentano, scattate da casa …

Qusto invece è un tramonto toscano

E l’Alba? Be’ raga, le migliori Albe io le vivo quando loro mi raggiungono nel momento che io raggiungo la cima della Paganella e ad avere le dita rosa sono le Dolomiti del Brenta, di fronte a me! Solo mi sa che quest’anno ho perso l’attimo fuggente nel senso che – salendo io in Paganella con la prima corsa della funivia – ormai la stagione è troppo avanzata e le Dolomiti hanno già perso il rosa! Comunque ci proverò, altrimenti sarà per l’anno prossimo. A questo punto non mi resta che augurarvi buona mattinata e nel frattempo regalarvi Dolomiti … bianche!

Sulla verticale dei guanti, la Cima Tosa. Indi il Campanil Basso, il Campanil Alto, gli Sfulmini, la Torre, la Cima Brenta, la Bocca del Tucket, il Grostè.