ACCADEMIA DELLE MUSE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 4 Novembre, 2019 @ 11:46 pm

Questo post sta “avendo successo”: infatti la durata media di ogni visita sta passando dai pur già ottimi 3 minuti del post “In vino Veritas” ai 5 minuti attuali e il ritorno dei lettori affezionati (i non nuovi) dal 25 al 27% del totale!

Detto altrimenti: è la volta della Musa Euterpe, “Colei che rallegra”, ma non solo!   (post 3686)

Chi siamo, noi “Accademici delle Muse”? Be’ … basta che navighiate fra i post qui sul blog e lo scoprirete. E le Muse, chi erano? Figlie di Zeus e di Mnemosine (la dea della Memoria) erano importanti divinità della mitologia greca. Eccole elencate in ordine di importanza:

Clio, colei che rende celebri, Musa della Storia (e delle automobili, n.d.r.!) e del canto epico – Euterpe, colei che rallegra, Musa della Poesia Lirica – Thalia, colei che è in festa, Musa della Commedia – Melpomene, colei che canta, Musa della Tragedia – Tersicore, colei che si diletta nella danza, Musa della Lirica corale e della Danza – Erato, colei che provoca il desiderio, Musa della Poesia Amorosa – Polimnia, colei che ha molti inni, Musa della Danza e del Mimo – Urania, colei che è celeste, Musa dell’Astronomia – Calliope, colei che una bella voce, Musa della Poesia Epica .

Come vedete non c’è una Musa dedicata espressamente alla Musica, ragion per cui io mi sono permesso di attribuire questa competenza ad una decima Musa da me nominata per l’occasione e cioè a Kalemusika, la Musa della buona musica.

Ciò premesso, veniamo alla nostra serata.  Primo lunedì del mese, 4 novembre, ed eccoci radunati nella nostra “sede”, l’accogliente casa della nostra Presidente Cristina. Si tratta del secondo appuntamento della nostra stagione 2019-2020 (il primo è stato l’8 ottobre, cfr. post). Stagione che ormai è ben l’undicesima dalla sua nascita! Come ci si “iscrive” al nostro gruppo? Semplice: con il passa parola, basta essere disponibili a regalare ai colleghi l’ “arte propria”, arte intesa come amore verso un’espressione umana, sia essa ricompresa o meno fra le dieci sopra indicate.

La prima parte della serata è allietata dal duo violino-pianoforte Saverio Gabrielli-Stefano Visintainer che hanno magistralmente eseguito il seguente programma di sala:

L. Dallapiccola: Tartiniana Seconda — L. Van Beethoven: Sonata no. 4 op. 23 in La minore — G. Fauré: Après un rêve — R. Schumann: Sonata no. 1 op. 105 in La minore — F. Schubert: Serenade.
Applausi da bis: infatti F. Kreisler, Marchr miniature Viennoise Ennio Moricone, Gabriel’s oboe.
Scrive Cristina: “Splendido il programma. Molto bravi i giovani musicisti che hanno dimostrato una grande capacità espressiva. Splendida l’interpretazione del violinista che ha dato il meglio di sè con grande disinvoltura. Ottima l’intesa ed il suono del pianoforte che ha “avvolto” magistralmente il suono del violino, dando vita ad una sonorità emozionante. Splendida e perfetta la tecnica! “ Ed io? Io cercheerò di “scritturarli” per un concerto a Riva del Garda, ospiti dell’Associazione Amici della Musica, presiddeduta dal prof. Franco Ballardini.

Praticamente un intero splendido concerto riservato, per oltre un’ora di Musica, come accadeva alle classi più ricche dei secoli scorsi: eh già, infatti noi ci sentiamo “ricchi” del privilegio di poter ascoltare queste esecuzioni esclusive in un ambiente esclusivo ma non escludente: infatti come dicevo prima, la nostra è una Accademia aperta!  

Alla fine degli applausi pausa tecnica, l’ Angolo delle Anteprime, cioè la segnalazione urbi et orbi delle iniziative e degli eventi segnalati e/o partecipati da ciascun Accademico, eventi che trovate inseriti in ordine di data nel post dedicato, denominato “Prossimi Eventi” (cfr. ivi).

E’ seguito il consueto intermezzo eno-gastro-astronomico, cioè la cena in piedi con le prelibatezze preparate dalle nostre Signore, fedeli seguaci dell’undicesima Musa, Kalofagete, la Musa del buon cibo (altra Musa creata da me, dopo Kalemusikà). Grazie di vivo cuore e palato a tutte loro!  

Seconda parte della serata, “Il diario” anzi, “i” diari di Mirna, Ernesto, Cristina e miei. Il Diario come strumento della Memoria (Dea Mnemosine, v. sopra); della Storia (Musa Clio, v. sopra) e della Comunicazione: e qui ci vorrebbe una dodicesima Musa, chessò … potremmo eleggere a tale ruolo, Retia, la Musa delle reti, che ne dite? Comunicazione, si diceva: innanzi tutto con noi stessi e poi con chi questi diari leggerà.
Il mio diario? Ne trovate il testo pubblicato due post prima di questo. Ernesto, ci ha mostrato con orgoglio, amore e tanta simpatia la raccolta dei suoi diari dei viaggi famiglia, a dimensione tipografica crescente come è stata crescente la sua bella famiglia. Cristina, la sua vita nei diari: resoconti puntuali di vita, famiglia, Musica. Mirna assente, il suo intervento è stato letto da Alfonso e ha riguardato la Città di Pieve Santo Stefano, cittadina quasi al confine fra Toscana, Umbria e Romagna, elettasi ed eletta a Città del Diario per via delle raccolte di diari, lettere e documenti della gente comune in cui si riflette, in varie forme, la vita di tutti e la storia d’Italia. A questa specifica iniziativa dedicherò un post.
 
Prossimo appuntamento accademico: lunedì 2 dicembre 2019, Recital di Maurizio Emer tromba solista e coro natalizio – Ezio Amistadi presentazione libro “Montanari si diventa”.   Buona Accademia a tutte e a tutti!      
I quattro “diaristi” da destra a sinistra: Cristina, Alfonso (per Mirna), Ernesto e il sottoscritto