CASTAGNATA FIAB TRENTO
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 13 Ottobre, 2019 @ 5:02 pmDetto altrimenti: … a chiusura della nostra stagione 2019 (post 3672)
FIAB – FEDERAZIONE ITALIANA AMBIENTE E BICICLETTA è una Federazione che opera da decenni e raggruppa ben 140 Associazioni ciclo ambientaliste presenti su tutto il territorio nazionale.
La “nostra” Fiab, qui a Trento, ultratrentennale, si chiama Fiab Trento – Amici della Bicicletta. Siamo oltre 250 soci, Presidente Guglielmo Duman. Navigando fra i miei post troverete il resoconto di molte nostre uscite e iniziative, mirate a sviluppare una nuova duplice mobilità: quella sostenibile rispetto ai mezzi di trasporto utilizzati; quella “reciproca” fa persone che imparano a conoscersi e a condividere i reciproci interessi.
Oggi sulle pendici del Monte Bondone, a quota 1120 metri, ci siamo ritrovati scarponibus calcantis (ovvero: senza bici tranne uno, Iacopo, che è salito in bici sin da Trento!) alla Malga Malghet per la consueta castagnata annuale.
Castagnata di sole castagne? No raga … scialla … che poi le castagne alla fine sono arrivate, insieme al vin brulè, ma prima … prima antipasti vari, porchetta con fasoi en bronson e capuci. Non è mancato, alla fine, un semifreddo e il caffè.
Tutto debitamente annaffiato da vini locali. Quanti eravamo? “Solo” oltre 50 perché … perché molti erano alla mostra FIAB dei quadri del Fiabbino Giovanni Soncini (mentre scrivo Giovanni mi dice: abbiamo avuto oltre 500 visitatori “firmati”, oltre chi non ha firmato il registro dei visitatori!); altri alla giornata FAI a Calavino; altri ancora non hanno potuto venire semplicemente per altri impegni presi in precedenza, in quanto la nostra castagnata è stata anticipata ad oggi dal 20 ottobre per evitare la sovrapposizione con la fiera, a sua volta anticipata, Fa’ la cosa giusta (18-20 ottobre), manifestazione alla quale Fiab Trento partecipa con un suo stand (mi raccomando: venite e visitarci!). Tuttavia, oltre 50 è stato un bel successo!
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Castagnata. Tutto organizzato da alcuni di noi, Fiabbini che hanno effettuato i sopralluoghi per verificare la percorribilità delle strade forestali da parte delle nostre vetture di servizio; che sono saliti alla malga il giorno prima per preparare il tutto; che hanno cucinato, servito in tavole e ripulito i locali a fine festa. Grazie amici, grazie a tutti voi!
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Non ci siamo fatti mancare nemmeno la musica: infatti il bravo fisarmonicista Stefano ci ha regalato molti “danzanti”, fra i quali Liber tango di Astor Piazzolla! Bravo Stefano, grazie!
E’ seguito il consueto angolo letterario con la lettura di due brani di prosa in dialetto romanesco forniti da Alfonso Masi, della Castagnina Commedia (la Castagnata di Dante e Virgilio in Bondone) e della poesia “Bici perché?” (v. appendice).
Ha chiuso la giornata il saluto del nostro Presidente Guglielmo Duman, il quale, nel tracciare un brevissimo consuntivo del livello di soddisfazione annuale registrato e rilevato fra i soci (elevatissimo, n.d.r.) ha spronato tutti a “partecipare” attivamente alla vita della FIAB.
Appendice
BICI, PERCHE’?
Perché / in una chiesetta al Ghisallo (1) / riposa sospesa / antica reliquia a pedali. / Perché / insieme a lei / tu scali la vetta / compagno soltanto a te stesso. / Perché / ti ha insegnato / ad alzare più spesso lo sguardo / a scrutare che cielo farà. / Perché / sempre incontri qualcuno / che non ha timore / di aprire la sua vita al vicino. / Perché / con il vento dei sogni / giocando / ritorni un poco bambino. / Perché / restituisce / ad un uomo affannato / profumi di suoni e colori. / Perché / in salita / ricorda ad ognuno / che volendo e insistendo si può. / E poi, … perché no?
(1) Salita Bellagio-Madonna del Ghisallo, Museo della Bicicletta
(la Direttrice è una Trentina!) e la Chiesetta con la reliquia della bicicletta di Fausto Coppi: è di ieri il Giro della Lombardia con le salite del Ghisallo e del Muro di Sormano!
E qui perdonate una nota personale. Trentacinque anni fa, quando ero un (giovane) “brianzolo monzese”, spesso mi portavo in auto da Monza a Onno, sul ramo manzoniano del Lago di Como e, lasciata la macchina, pedalavo in salita (non difficile) verso sud fino ad Asso. Qui mi dirigevo verso nord verso Sormano: una volta ho tentato di scalare quel muro, ma dopo poco mi sono arreso, troppo difficile (bici da corsa, rapporti: 39 -28. Ieri i corridori avevano il 34-33 ma soprattutto ben altro fìsico!), lo aggiravo per la strada normale, scollinavo, percorrevo Pian del Tivano (da dove nasce il famoso vento Tivano, molto atteso dai velisti del lago), scendevo a Nesso, giravo a destra verso nord (i corridori ieri hanno girato verso sud, verso il traguardo di Como), pedalavo il lungolago fino a Bellagio, scalavo verso sud il Ghisallo e scendevo sino a Asso-Onno. In una mattinata. Altri tempi e … tanti anni in meno!! Potete capire la mia emozione a vedere i girini su quelle salite!
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