OGGI, 8 SETTEMBRE …
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 8 Settembre, 2019 @ 8:15 amDetto altrimenti: armistizio (post 3654)
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Settembre, andiamo, è tempo di migrare, scriveva quel tale D’Annunzio, concludendo con un retorico “Ah perché non son io co’ miei pastori?”. Ma dai … chi ci crede, Gabriele? Tu, dalla villa di Gardone agli stazzi montani delle montagne d’Abruzzo? Ma via, siamo seri … Comunque la poesia è bella, questo te lo riconosco. Forse un po’ troppo dannunziana, ma è bella.
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8 settembre 1943. Il Maresciallo Badoglio dà notizia dell’armistizio, firmato con gli alleati il 3 settembre. Una guerra cominciata male e finita peggio. Già, ma quali sono le guerre iniziate bene e finite bene? Quelle vinte, dice taluno. Dico: ma nel frattempo quanti morti, quante distruzioni … Noi poi, non ci era bastata la prima guerra mondiale, alla quale avevamo partecipato per iniziativa personale di un ministro degli esteri (Sidney Sonnino: Di Maio, che non ti venga in mente una roba del genere, chessò … dichiarare guerra al Principato di Seborga, la piccola San Marino della Liguria!) da un ministro degli esteri – dicevo – non autorizzato dal Parlamento. Ora, dopo avere perso la seconda, ne uscivamo entrando in una terza guerra, non più mondiale bensì civile!
E Sua Maestà? Sua Maestà, quella del “Non fermiamo la marcia su Roma, non condanniamo le stragi di Graziani in Africa, facciamo tante belle guerre (perse), promulghiamo le leggi razziali e scappiamo a Bari”. Mi pare che basti.
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8 settembre 1943, ricordo … ero da pochi mesi nel grembo di mamma (sarei nato il 3 febbraio 1944). Babbo, Brigadiere dei Carabinieri, catturato dai tedeschi, due anni in campo di prigionia in Germania. Mio fratello maggiore, nato nel 1942, sfollato presso i nonni paterni in Toscana (S. Angelo in Colle, frazione di Montalcino: un paesino splendido, andate a visitarlo!).
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8 settembre 2019. Fra tre giorni commemoreremo l’11 settembre 2011, gli attentati delle Torri Gemelle a New York. Fra 12 giorni ricorderemo il 20 settembre 1870, la breccia di Porta Pia, la presa di Roma. L’unità d’Italia, la liberazione (rectius: conquista) del Sud era già avvenuta. Il confine al Brennero regalatoci dalla distrazione degli Alleati su proposta dei Russi; dalle Alpi alle Piramidi; dalla lingua tedesca del Sud Tirolo alle lingue sarde e siciliana. Ci sarebbe poi voluto il maestro Alberto Manzi (1961) con “Non è mai troppo tardi” per iniziare ad insegnare a tutti il dolce idioma, quello ove il dolce sì suona.
Domani, 9 settembre 2019, il Governo chiede la fiducia al Parlamento. Manipoli dissenzienti a rumoreggiare in piazza.
Settembre andiamo è tempo di pensare …
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