UNA RIUNIONE FRA AMICI
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 21 Maggio, 2019 @ 7:52 amDetto altrimenti: ci siamo fermati a riflettere sulle prossime elezioni UE (post 3591)
Europa-Africa. L’Europa è “unita” all’Africa da un braccio di mare. L’Africa è stata la culla dell’intera umanità. Nei secoli scorsi l’Occidente l’ha “conquistata” sotto la spinta dei nazionalismi. Oggi la sta riconquistando sotto la spinta delle multinazionali, solo che oggi l’Europa si trova di fronte un poderoso concorrente: la Cina la quale sta “comperando pezzi di Africa” facendo in grande ciò che Leopoldo II° del Belgio (un mini stato creato solo nel 1830!) aveva fatto su “scala congolese” quando aveva inviato l’esploratore Stalney a comperare dai vari capi tribù i terreni sui quali realizzare “stazioni” commerciali e politiche sulle quali poi sarebbe sorto il Congo Belga. Nel frattempo – tanto per fare un esempio – nella Repubblica Democratica del Congo (che di democratico proprio non ha nulla!) le multinazionali fanno estrarre il Coltran agli schiavi bambini che lavorano dieci ore al giorno immersi nel fango per un pugno di dollari al mese. Tutto ciò continuerà a generare flussi sempre più numerosi di “immigranti”. Di fronte a ciò, i nazionalisti del terzo millennio che fanno? “Fermiamoli in Libia!” dicono, come se il resto dell’Africa non esistesse. E invece la risposta può essere solo dall’intera Europa all’intera Africa, una risposta che urge, dettata se non dalla “intelligenza politica” almeno da un interesse egoistico: infatti la prima vittima dello “scempio africano” ad opera delle multinazionali e della Cina sarà proprio la stessa Europa che dovrà fronteggiare le ondate dei migranti in fuga dallo sfruttamento, dalla fame, dalle guerre, dalle malattie.
I nostri giovani, la nostra scuola. Oggi la scuola fornisce troppa capacità e poca conoscenza. Se un giovane sa riassumere un brano dei Promessi Sposi, ha capacità. Se ne sa trarre conclusioni, se sa operare raffronti, ha conoscenza. I giovani molto capaci oggi ma con poca conoscenza non saranno in grado di “essere capaci” di fronte ai nuovi e ancora del tutto sconosciuti mestieri che stanno per nascere.
Una scuola politica? Per chi? Per formare la nuova classe politica, diciamo … con iscritte 25 persone all’anno? Chi scrive preferisce una scuola che formi il popolo degli elettori.
Italia First, magari “da sola”? L’Euro è stato un male? La moneta rappresenta la ricchezza dello Stato che la emette. L’Euro rappresenta la ricchezza media dell’UE. Se l’Italia produce poco e si indebita molto, vuol dire che gli Italiani acquistano i beni con “moneta altrui”, moneta che non hanno contribuito a rendere rappresentativa di valori economici reali. Se tornassimo alla lira, potremmo forse anche dire che al nostro interno essa “vale tanto”. Ma quando andassimo a spenderla all’estero per acquistare energia o materie prime, ci accorgeremmo che varrebbe la metà. Così mi è successo tanti anni fa, al rientro da una vacanza in Grecia a fronte della quale avevo acquistato dracme contro dollari USA: alla frontiera in uscita da quel paese i doganieri Greci mi ritirarono le dracme che avevo avanzato e mi diedero in cambio dollari USA: lì per lì io non capii … ma come? Si privano di una valuta forte? Il fatto era che non volevano che la dracma circolasse all’estero perché sarebbe emerso il suo basso valore, ben inferiore a quello convenzionale attribuito all’interno del loro paese. Dice: ma noi non vogliamo uscire dall’Euro! Rispondo: basta che non ci mandino fuori gli altri!
Alcuni o molti dicono: “L’UE così com’è non va, deve essere migliorata, modificata”. Concordo. Soltanto che fino ad ora non ho visto nessuno dei più accesi “modificatori” misurarsi con l’impegnativo compito di redigere un nuovo Progetto UE, completo in tutte le sue parti: evidentemente costoro non sanno andare oltre l’affermazione di principio per pigrizia e per incapacità. E invece, quando un sistema SW non soddisfa, non si interviene via via sulle sue singole componenti: piuttosto, conviene realizzare un nuovo sistema SW e quando è completo, sostituirlo al vecchio che fino a quel momento rimane pienamente operativo.
Prossime elezioni europeee: andare a votare? Si, tutti! Eppure la nostre TV pare che non invitino più di tanto la gente, che non la informino più di tanto … Si sa, meglio un “I Soliti Ignoti” ed una “Eredità” tutte le sere; due “Montalbani”, una “Corrida” ed un “Ballando con le Stelle” alla settimana e il gioco è fatto. Panem et circenses ed il popolo è contento. Tanto .. la politica? Per carità … mi ha nauseato! Quella europea, poi: si sa che all’UE la politica nostrana ci manda i segati interni! E invece no, ragazzi: ormai la politica italiana si farà in Europa, ed ecco che io credo che i nostri sovranisti stiano ben organizzando le proprie fila per arrivare al seguente risultato: pochi elettori alle urne; di questi la maggioranza sovranista per cui con la maggioranza di una minoranza di governerà l’UE e quindi l’Italia. Semplice, basta copiare dal gioco delle scatole cinesi nelle SpA, per cui con un investimento di denari (e di numero di voti) minimo, attraverso una serie a cascata di SpA controllo una Grande SpA (l’UE e l’Italia).
La democrazia diretta? Ma … diretta da chi? Scrive Umberto Eco nel suo “Il fascismo eterno”: “Quando sento un politico mettere in dubbio la rappresentatività del parlamento, inizio a sentire odore di fascismo”.
Dice … “E’ chiaro, amico blogger, che ti stai riferendo alle prossime elezioni europee. Ma tu, come voterai?”
Rispondo: non voterò per i gruppi sovranisti né per chi li sostiene: ad esempio, la Turchia a mio sommesso avviso deve essere allontanata dall’UE.
Dice … “Ma cosa farai in concreto?”
Rispondo: io speriamo che me la cavo!
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