HENNING MANKELL 3
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 19 Maggio, 2019 @ 4:31 pmDetto altrimenti: terzo (ma non ancora ultimo) post su questo scrittore (post 3588)
Care lettrici, cari lettori, se scorrete i miei post, fra gli ultimi troverete i due già pubblicati su Mankell. Altri ne seguiranno: riguarderanno la sua vita, le serie di libri diverse dai gialli come la “Serie di Joel”, per bambini e ragazzi; i romanzi di politica economica o di economia politica (come ad esempio “Il cinese” contro la globalizzazione selvaggia) e romanzi diversi. Insomma, l’avete capito: quest’Uomo-Autore mi ha catturato. Peccato che mi sia vietato riprodurre gli articoli di Dario Pappalardo su Repubblica e sul blog “Il mio libro” in merito alla Persona Mankell. Posso solo invitarvi ad andarli a cercare in internet e leggerli. Infatti Mankell non era “solo” un giallista, era uno scrittore Umano-dell’Umanità e Politico. Kirsten Jacobsen ha scritto la sua biografia: ” Mankell (su) Mankell” , Marsilio Ed. (mi sto procurando questo libro).
KIRSTEN JACOBSEN, nata nel 1942, giornalista danese e scrittrice, ha pubblicato più di dieci biografie. Frutto di numerosi incontri dell’autrice con Henning Mankell che si sono susseguiti nell’arco di un anno in Svezia e Francia, questo libro racconta l’infanzia dello scrittore svedese in una piccola città nel nord della Svezia, di sua madre assente che ha lasciato il marito e tre figli piccoli, delle donne, dell’amore, la paura della morte, la paura di contrarre la malaria o l’aids, l’importanza della natura e della letteratura nella sua vita, e racconta anche la storia delle sue opere e soprattutto la sua visione del mondo. Ne esce un ritratto molto personale di Mankell, l’idealista, il socialista, il calvinista ma più di tutto emerge con forza l’uomo privato che vive con un piede nella neve svedese e con l’altro nella sabbia dell’Africa. Henning Mankell che, tra le altre cose, ha scritto la serie del commissario Kurt Wallander, è tradotto in oltre quaranta lingue, i cui libri venduti equivalgono a un migliaio di copie per ogni giorno della sua vita (1948-2015): fate voi il calcolo!
Nel frattempo vi propongo poche righe:
- Mankell sulla nave che nel 2010 forza il blocco navale per portare aiuti ai Palestinesi.
- Mankell che scrive contro la globalizzazione selvaggia (“Il cinese”).
- Mankell amico ed estimatore di Dario Fo.
- Mankell che scrive la piece teatrale “Lampedusa, Capitale d’Europa” (Dall’intervista di Dario Pappalardo, una dichiarazione di Mankell: “Non capisco perché ci vogliano centinaia di morti prima che qualcosa cambi davvero, prima che si rifletta seriamente sull’immigrazione. Quella di Lampedusa non è una questione italiana, ma dell’Europa tutta. Dove sono gli intellettuali? Dove sono i giovani? Vogliono solo diventare idoli della tv? Perché fino a oggi c’è stato silenzio? La cosa migliore che potremmo fare in questo momento è costruire un ponte che ci colleghi all’Africa”.
- Mankell che vive sei mesi l’anno in Mozambico, perché “… per capire il mondo occorre capire l’Africa, la patria dei nostri antenati progenitori”.
Per oggi basta, perché un antico proverbio cinese afferma “Post lungo nessuno lo legge”. Alla prossima, dunque! E … diventate anche voi soci dell’Associazione Amici di Mankell che ho appena fondato in questo preciso istante!