TRAMONTO SUL MAR LIGURE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 10 Maggio, 2019 @ 5:55 am

Detto altrimenti: un’altra mia poesiola, ma senza foto!   (post 3581)

Già, raga, mi permetto di offrire alla vostra lettura un’altra mia poesiola “ligure”. Non la corredo della foto, che pure ho, perché voglio che ognuno, chiudendo gli occhi, si crei la propria immagine. Vi descrivo solo il momento nel quale è nata. Ero su una barca a remi da retata monoposto , sapete … quelle lunghe lunghe con il sedile scorrevole (tecnicamente “canoa”, ma non quelle degli indiani!) , al largo di Genova, al tramonto. Al largo, anche troppo rispetto alleregole di questo tipo di navigazione (cioè ero “fuori legge” ma vabbè …). Il mare non aveva la minima increspatura e respirava, cioè non erano onde bensì respiri di un petto quel suo ondularsi leggermente. Mi sono fermato, ho alzato i remi ed ecco le gocce d’acqua che dai remi “tornano” al mare, ed ecco il cielo che si sposa al mare in un orizzonte che non esiste più …

Tramonto sul Mar Ligure

Non sai / dove l’onda di sale sia nata / se veglia / oppur se riposa / né quale sia l’ultima meta dell’ala incantata / che avanza e ritrae il suo velo / la liquida seta di sposa / ad un cielo / che colma lo spazio d’amore. / E senza rumore / la mente s’immerge nell’acqua / nuotando pian piano / per non farle male / e con la sua rete / cattura al ricordo le nuove emozioni. / Poi / tu alzi i remi / e come in un rito / depositi in mano al tramonto dei suoni / l’essenza feconda / di piccole gocce di smalto / prezioso vagito / che hai ripescato / dal fiordo abissale / profondo infinito. / E vento di luce / d’azzurro cobalto / sospinge la barca alla sponda / sorgente dal Mare / che ormai al Cielo s’è unito.

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