LIBRI: HENNING MANKELL 1

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 1 Maggio, 2019 @ 2:55 pm

Detto altrimenti: molto più che un romanziere     (post 3575)

25 marzo 2019, pista “Selletta” in Paganella, verso la Malga Zambana: 1) prima discesa della giornata; 2) Ultima …; X) inspiegabile caduta.

Io, con il freno a mano tirato (leggi: ”niente sci e bici”) dal 25 marzo a domani mattina, e poi ancora sino a quando … con la spalla sinistra bloccata per un volo sugli sci (v. post del 27 marzo, “Dalla Malga Zambana all’Ospedale S. Chiara di Trento”), io … cos’altro mai  ho potuto mai fare se non (ri) ascoltare tanta bella musica classica; pubblicare qualche post; mettere  in ordine migliaia di files foto nel mio computer e … leggere?

Leggere. Un collega del gruppo di lettura “Libri incontri” di Mirna Moretti mi aveva prestato La quinta donna, un giallo del succitato Henning Mankell.   Ne parlo alla mia prof del corso di lettura dei classici Maria Lia (anche per “giustificare” le mie assenze a quelle riunioni “classiche”) ed ecco che lei che … mi presta altri sei gialli di quell’autore (Assassino senza volto; I cani di Riga; La leonessa bianca; L’uomo che sorrideva; La falsa pista; Delitto di mezza estate)! Mia moglie poi recupera in biblioteca Piramidi e Stivali di gomma svedesi. In totale nell’arco dei 37 giorni dei miei quasi arresti domiciliari ho letto ben 9 libri (quelli sottolineati sono romanzi gialli con protagonista il Commissario Kurt Wallander).

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Leggere. Henning Mankell, acquario, nato il 3 febbraio (come me!) del 1948 (4 anni dopo di me), morto di tumore nel 2015. Molto più che un romanziere (cfr. biografia in internet). Dei suoi romanzi egli scrive: Questi romanzi, in fondo, pur nella loro varietà, hanno sempre girato intorno a un unico tema: che cosa è successo negli anni novanta allo Stato di diritto? Come può sopravvivere la democrazia se il fondamento dello Stato di diritto non è più intatto? La democrazia ha un prezzo che un giorno sarà considerato troppo alto e che non vale più la pena pagare?

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Leggere. Normalmente leggo saggistica, storia e classici. Questa volta ho voluto rilassarmi. E con Mankell mi sono trovato benissimo. Ogni suo giallo è corposo, l’autore non ha fretta di condurci alla fine, cosa che il lettore potrebbe scoprire se saltasse la lettura delle molte pagine dei non-dialoghi. E invece no, i suoi  romanzi vanno assaporati pagina per pagina, lentamente, gustando descrizioni, riflessioni, considerazioni. E poi, la geografia! Io li ho letti con Google Maps acceso, per seguire sulla carta i movimenti del protagonista fra Svezia, Danimarca, Lettonia.

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Un gioco, ma NON barate, NON guardate la carta geografica: se dall’estremità meridionale della Svezia veleggiate verso Copenhaghen in Danimarca, la vostra rotta sarà ESE (120° gradi bussola, cioè verso Est ma un po’ poggiati verso Sud) oppure ONO (300° gradi bussola, cioè verso Ovest ma un po’ poggiati verso Nord?)

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Una mia osservazione? L’umanità delle situazioni e dei personaggi (positivi, non certo degli assassini!) , il loro inserimento in una società, quella svedese, che noi non conosciamo. In me è nato un desiderio: un viaggio nei luoghi del Commissario Kurt Wallander! Un dubbio: i poliziotti dei racconti si lamentano di guadagnare poco, ma poi alcuni di loro sono spesso al ristorante e bevono whiskey come fosse acqua … con quel che costa da quelle parti!

Suggerisco caldamente a tutte e a tutti buona navigazione (rigorosamente a vela) e buona lettura!


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