TONALE!
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 20 Marzo, 2019 @ 8:38 am
Detto altrimenti: da 3000 a 1000 metri con Giuseppe Panizza e Patrick Coser (post 3541)
Trent’anni fa (com’ero giovane!), per riorganizzare il sistema sciistico del Passo, fondai la Carosello Tonale Srl, la società trentina degli impianti di risalita. Ne trovate notizia in tanti post qui sul blog. E ogni tanto, chessò … almeno una volta all’anno, salgo da Trento al Passo per ritrovare gli amici del tempo (e di oggi!) primo fra tutti Giuseppe Panizza, il primo a succedermi in quella presidenza. Giuseppe era maestro di sci, è stato formatore di atleti internazionali, è albergatore (Hotel Presena) e consulente delle maggiori località sciistiche. Ma soprattutto è stato ed è un vero gentleman e un vero amico. “Giuseppe, domani, S. Giuseppe … salgo a farti gli auguri di persona ..”. Una telefonata e via, al Tonale con l’ (altro) amico Patrick Coser che essendo molto più giovane di me, guida lui l’auto a/r!
Giuseppe aveva un impegno a Pejo per le 09,00 in vista di un importante progetto sportivo, ma lo ha rimandato per poterci incontrare: noi siamo al Tonale alle 08,30 e abbracciamo gli amici Giuseppe e la moglie Margherita. Mezz’ora insieme a ricordare. Poi via: Giuseppe alla sua riunione, noi due a sciare. Patrick non conosce le piste del Tonale ma conosce il Passo perché sua mamma Mariacristina Fontanazzi vi era stata come maestra di “cinque classi elementari in un’unica aula”, in un piccolo edificio che comprendeva anche la sua abitazione: casa e ufficio! D’altra parte al Tonale c’era stato anche il mio babbo Dario , quando era carabiniere a Vermiglio e Maresciallo Maggiore a Cles: quanti anni fa? Tanti, raga, tanti! Storie che si incontrano e che si incrociano in questo nostro piccolo mondo e ancor più piccolo Trentino.
Patrick non conosce le piste, dicevo, e allora via ad un piano di ricognizione globale. Prima salita nella Val Albiolo, tre seggiovie ad Y in una conca montana riparata dai venti e dal (troppo) sole. Sulla sommità, la possibilità di creare un collegamento col la zona delle seggiovie del Bleis. Neve ottima: “peccato” che si debba andare subito via ma le altre piste ci aspettano.
Scendiamo, traversiamo le molte piste del Passo esposte a sud e andiamo a prendere le due seggiovie del Bleis, impianti trentini in territorio lombardo, dalla cui sommità vediamo, lontana, la dirimpettaia Cima Presena (3068 m) e la relativa pista di discesa. Lontana se si dovesse scendere e risalire a piedi, ma “vicina” se si vola con gli sci e si risale in cabinovia.
Detto, fatto. Dal Tonale al Passo Paradiso e da qui alla Presena. L’impianto termina a 2998 metri, peccato per quei due metri! Al colle una vista magnifica sull’Adamello e sul ghiacciaio del Mandrone. Qui fino a poco tempo fa c’era un cartello leggibile da chi stava guardando quelle montagne, ripotante l’indicazione “Ghiacciaio Presena” con il risultato che persone poco esperte e/o in presenza di nebbia erano state in inganno si erano lanciate con gli sci in quella direzione dovendo poi essere recuperate, la mattina dopo (!) dal soccorso alpino. Più volte avevo segnalato l’inconveniente, anche qui sul blog. Ora il cartello è stato corretto, indica il pericolo e che il Presena non è da quella parte, bensì alle spalle di chi legge.
Patrick ed io ci lanciamo sulla pista, raggiungiamo il Passo Paradiso, da qui la pista nera fino al Tonale da dove iniziamo la serie di risalite e discese che per piste rosso-nere (ogni riferimento calcistico è escluso!) ci conducono a Temù (1120 m)!
Un punto del tragitto merita un cenno speciale: lo sklift al Corno d’Aola. Già lo sklift, impianto del passato, una rarità. Ma poi l’ambiente, il paesaggio bianco di molta neve e le guglie che lo limitano: un piacevolissimo contrasto per chi, attraversata la parte inferiore del percorso su seggiovie fra boschi verdi (in questa stagione, stante le poche nevicate) che pure incorniciano piste ottimamente innevate, improvvisamente è immerso in un bianco arrotondato, assolutamente inaspettato dato l’andamento della stagione.
Tonale domani? Il mio auspicio è:
per l’inverno: 1) che si arrivi alla riunificazione delle società impiantistiche di risalita trentine e bresciane soprattutto per ottenere il migliore coordinamento degli investimenti, fra i quali a mio sommesso avviso spiccano: 2) una nuova telecabina che dalla stazione intermedia della cabinovia che sale al Passo da Ponte di Legno, la quale sostituisca le due seggiovie del Bleis, e 3) lo scavalcamento con impianti Bleis-Val Albiolo-Bleis.
Per l’estate: la sistemazione del sentiero che sale al Passo dal Trentino, sua trasformazione in pista ciclabile e suo collegamento con l’attuale pista ciclabile della Val di Sole, con la ciclabile Mostizzolo -Passo Palade e con l’intero esteso ed importaante sistema delle piste ciclabili del Trentino Alto Adige. etc.. Collegamento ciclabile del Passo con Ponte di Legno e con la rete ciclabile lombarda: Passo del Tonale al centro dei due sistemi. Bici (anche) in montagna? A parte che si sta parlando di piste ciclabili, leggete un po’ cosa sta facendo l’Austria da tempo (copio da internet):
Il Bike Trail Tirol offre numerosi tour in mountain bike in Tirolo. Inforcate la bici e scoprite il cuore delle Alpi sul più lungo circuito interconnesso delle Alpi. Il Bike Trail Tirol conduce in 32 tappe giornaliere, suddivise lungo circa 1.000 chilometri e 27.000 metri di dislivelli, attraverso le diverse regioni del Tirolo austriaco. La struttura del circuito consente di scegliere liberamente il punto di partenza e quello di arrivo. I vari itinerari MTB sono belli da percorrere sia in un’unica soluzione che in più tappe. Il Bike Trail Tirol è il percorso mountain bike ininterrotto più lungo dell’Austria e di tutte le Alpi. E’ accessibile per tutti i ciclisti: per quelli sportivi in cerca di emozioni forti; per i funbikers in cerca di singletrails e per i ciclisti più tranquilli che si divertono semplicemente a pedalare nella natura, immersi in uno splendido scenario alpino. Il percorso incrocia anche molti altri percorsi, il che permette di iniziare il bike tour ovunque, senza un inizio e una fine prestabilita. In questo modo è possibile scegliere con comodità l’itinerario più congeniale alle esigenze di ogni appassionato.
Il mio possibile contributo? Per i miei amici del Tonale, da “vecchio” manager e da appassionato ciclo-sciatore qual sono, sarei lieto di fare il consulente gratuito: al cuore non si comanda!
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