LETTERA AL DIRETTORE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 11 Marzo, 2019 @ 6:18 am


Detto altrimenti: una a lettera a … me stesso!         (post 3535)

Eh già, forse si può dire così, che io sia il Direttore di questi miei posts (notate quella “s” del plurale!) ed allora oggi ho preso una decisione: la lettera che segue la mando a … me stesso e non ai giornali locali, così era stata concepita inizialmente. L’ho scritta, l’ho ricevuta, letta, approvata e quindi la pubblico.

Inizia

Politica SpA

Egregio Direttore, Lei mi conosce ma non così tutti i Suoi lettori, ed allora mi presento loro: sono un VIP-Vecchietto In Pensione, dopo una vita passata a fare il top manager, amministratore delegato e presidente in Spa. Ho sempre avuto molti sotto di me, ma anche sopra. E quelli sopra (gli azionisti), ove io avessi lanciato progetti monchi come sono monchi molti di quelli che lancia l’attuale governo, mi avrebbero licenziato in tronco ed avrebbero esperito contro di ma un’azione legale di responsabilità. Molti di più in pensione? Ok, ma la loro sostituzione nella Pubblica Amministrazione, nella Scuola, nella Sanità?  La paghetta a tutti? Ma i navigators, quanti, quali e dove sono? E il sistema del controllo antifrode, è attivo? E la copertura finanziaria, non solo per il primo anno?

Il Presidente Mattarella, parlando recentemente agli alunni di una scuola, ha detto ai ragazzi che la politica ed il Paese hanno bisogno di persone ( e di ministri, n.d.r.) preparate, di esperienza e che non si può improvvisare: grazie, Presidente!

Riccardo Lucatti, Trento

Fine

Ripresa: procedure locali (provinciali). Sentite questa:
La Provincia ha concesso la tessera di libera circolazione gratuita a tutti gli ultrasettantenni. Vai allo sportello, ti consegnano un modulo, vorresti compilarlo subito e consegnarlo ma no, ci vuole anche la fotocopia della carta di identità ed una foto. Vai a casa, provvedi e compili. Torni allo sportello. Chiedi se hai compilato in modo corretto la scelta del percorso extraurbano: “Non serve, vale su tutti i percorsi urbani ed extraurbani”. Ha, ho capito, il modulo è “sovrabbondante”, vabbè … Quando posso venire a titirate la tessera? “Fra un mese”.
Mi chiedo: ma non sarebbe bastata
1 – una macchinetta fotografica di quelle che si utilizzano per il risalcio delle tessere sciistiche?
2 – la presentazione di una carta di identità aggiornata e valida per attestare le generalità e la residenza del richiedente?
Se si fossero adottate queste “diavolerie della modernità” gli uffici avrebbero evitato di riempire i propri armadi di carte; gli impiegati addetti avrebbero avuto meno lavoro da svolgere; il richiedente avrebbe avuto subito la sua tessera.
E inceve no: carte, fotografie, moduli … e un mese (un mese!) di attesa nell’era del tempo reale on line! Tempo reale? Piuttosto “irreale” direi!

P.S.: anche in questo caso, via libera immediata al provvedimento populista senza prima avere orghanizzato una sua gestione moderna, non burocratica, efficente ed efficace. Evvabbè …