I POST DELLE VACANZE: ANDIAMO IN CROCIERA (terza ed ultima crociera, prima puntata)
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 17 Luglio, 2012 @ 4:53 pmDetto altrimenti: terza ed ultima crociera, prima dei due sole puntate (tanto sapete già tutto ssu questa rotta!)
1998: è il terzo anno consecutivo che in agosto attraverso il Tirreno con il mio FUN Whisper e trascorro le ferie veleggiando nell’Arcipelago della Maddalena. Quest’anno all’andata ho avuto come compagni di viaggio il Rivano Roberto Gianfranceschi ed il Trentino Marco Murara. Al ritorno, mio figlio Edoardo, nato a Genova 17 anni fa. Io 54.
Partiti la sera del 9 agosto dal solito  S. Vincenzo (Livorno), con una splendida notturna alle tre di mattina abbiamo raggiunto Capraia. I due amici erano “di riposo†ed io, per evitare di entrare a quell’ora impossibile in un porto svegliando con il fuoribordo tante incolpevoli persone che stavano riposando, ho tirato bordi per tre ore in attesa dell’alba! Dopo una breve sosta si riparte per l’Elba di bolina a larga, destinazione Marciana Marina, dove abbiamo goduto della cortese ed amichevole ospitalità del locale Circolo della Vela e degli amici che ormai incontriamo regolarmente ogni anno. Fra questi il giovane pensionato Roberto Volonterio, Via Leopardi 25, Milano, felice per essere stato promosso con decorrenza 10 agosto 1998 da Aspirante Allievo Mozzo ad Allievo Mozzo.
Terza tappa: Marciana Marina-Campoloro. Velocità 5 nodi con 15 nodi al lasco da nord.
Quarta tappa: Campoloro-Golfo di Santa Giulia, con sosta a Solenzara per rinnovare la cambusa; quindi ultimo salto da Santa Giulia a Palau. In totale circa 140 miglia.
A chi volesse ripetere l’esperienza consiglio di osservare bene le previsioni del tempo: sono assai valide quelle del Ministero della Marina Mercantile trasmesse sulla radio VHF e quelle del Corriere della Sera. Ma soprattutto mi sento tranquillo per l’assistenza personalizzata dell’Associazione Meteo Mursia di Portofino, alla quale sono iscritto, e che mi ha seguito passo passo nel mio vagabondare. Suggerisco poi di limitare al massimo i bagagli, ma di non rinunciare alla canna per l’acqua e a due piccole sdraio smontabili (in due pezzi ad incastro) che trasformeranno le vostre sere sul Fun in vere e proprie serate.  Fra i vini consiglio Coca Cola a mezzogiorno, Vermentino Sardo (Cantine Monti) per la cena e Cannonau Nepente per la meditazione del dopo cena.
Fra le vele sarà meglio avere anche un fiocco ridotto (non ancora una tormentina) ed una randa armata con tre mani di terzaroli. Per armare la terza mano, per la cui borosa non è previsto il passaggio all’interno del boma, ho collocato due bozzelli, uno sul boma ed uno sull’albero, e a piede d’albero ho utilizzato quello del cunnigham con il relativo strozzascotte. Se il tempo è buono (cioè sino a forza quattro-cinque), il FUN vi darà solo divertimento e rapidi trasferimenti, Con mare e vento superiori occorrerà essere più attenti e preparati in ogni particolare. Fra le dotazioni di bordo: VHF, GPS, autogonfiabile, telefonino, carte nautiche e portolani. Meglio sarebbe poi zavorrare la barca con 50 chili di pani di piombo collocati all’interno attorno alla scassa della deriva.
Nel Golfo delle Saline incontrata e fotografata barca di 10 metri Eutscho- Chica, Japan, di un giapponese solitario in giro intorno al mondo, novello Moitessier. La permanenza nell’Arcipelago è stata disturbata da una settimana di Maestrale secco (30-35 nodi in spiaggia, 45 nelle Bocche) che hanno limitato l’uso in solitaria della barca, ma che non mi hanno impedito di stringere amicizia con gli istruttori del Velamareclub di Baia delle Saline, assai ospitali ed ammirati per le evoluzioni di uno scatenatissimo Fun.
(continua alla seconda ed ultima puntata)