I PARADOSSI
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 1 Febbraio, 2019 @ 3:08 pm
Detto altrimenti: che
le ONG siano la causa delle immigrazioni
(post 3508)
Questo è un postaltrui, che io condivido.
Inizia
Il primo paradosso è che le ONG erano in piazza assieme alla società civile sia durante la prima che la seconda guerra del golfo; con tanto di bandiere della pace. Avevamo supplicato di portare il conflitto nelle sedi diplomatiche più opportune. Di “non uccidere” (o far uccidere) Saddam Hussein ma di consegnarlo al TPI- Tribunale Penale Internazionale in quanto si sarebbe aperto un conflitto dentro e contro l’Islam che poteva giovare solo i mercanti d’arma. Non certo i popoli.
I governi non ci ascoltarono. Bombardarono quella terra ed impiccarono il loro capo aprendo una delle rotte migratorie – via terra e via mare – più importanti della storia moderna: la rotta balcanica. Popoli che stanno ancor oggi cercando di raggiungere l’Europa, unica terra in pace da 70 anni. E che l’Europa non vuole tant’è che è costretta a pagare fior di miliardi di euro un dittatore come Erdogan per arginare l’esodo. Poi arrivarono le scuse di Tony Blair: “Quelle guerre hanno portato CAOS e fatto nascere l’ISIS”!
Il secondo paradosso è che le ONG erano in piazza assieme alla società civile durante la primavera araba per supplicare i governi, come la Francia supportata non poco dall’Italia, di non bombardare la Libia e di non uccidere il suo Capo Muʿammar Gheddafi (il più importante finanziatore della campagna elettorale di Sarkozy) perché non è giusto e perché vi sarebbero state importanti conseguenze per l’Europa. I governi fecero spallucce; bombardarono e fecero uccidere il leader libico rintracciato con i droni americani.
Si aprì il più importante esodo via Mediterraneo della storia con barche di fortuna e non solo.
Poi arrivarono le scuse dell’ex Presidente Obama: “Non avevamo un piano per il dopo Gheddafi”.
Ora, incolpare le ONG degli attuali esodi e trattare i disperati come delinquenti mi sembra un (terzo, n.d.r.) paradosso un tantino fuori luogo. Ed è per questo che anch’io aderirò il 2 febbraio alle ore 14,00 davanti al municipio della mia città Trento, n.d.r.). Con la bandiera della pace che avevo esposto durante le guerre precedenti.
Fabio Pipinato
Finisce
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Di mio mi permetto di aggiungere che il colonialismo dei millenni scorsi non è morto, ha solo cambiato veste, e non è solo della Francia ma di molti stati e delle multinazionali. Sulla sua origine suggerisco la lettura del libro qui a fianco: si legge di volata, sembra un libro di avventure solo che sono “avventure” vere: lo svilupparsi del colonialismo a livello mondiale di pari passo con il progredire della tecnologia (dei trasporti e bellica): il seme di molte migrazioni odierne.
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