DISTRIBUZIONE DELLA RICCHEZZA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 28 Gennaio, 2019 @ 9:42 am
Detto
altrimenti: o sua concentrazione? (post 3501)
Rapporto OXAM. Nel mondo, 24 persone possiedono una ricchezza equivalente a quella di 3,4 miliardi di abitanti; se si aumentasse la tassazione a loro carico, si potrebbe garantire l’istruzione a 230 milioni di bambini. Mi chiedo: ma ognuna di quelle 24 persone, più di tanto non potrà mangiare, bere, riscaldarsi, aiutare la propria famiglia … e poi? Il sudario non ha tasche, diceva quell’uno. L’interrogativo da porsi a mio avviso non è sui consumi di quelle persone, ma su come reinvestono i loro utili. Dice: “Per fare altri utili”. Si, vabbè, ho capito, ma poi che faranno? Si mangeranno oro, diamanti, banconote? Taluno difende l’andamento della concentrazione della ricchezza facendo notare che 40 anni fa su 4 miliardi di esseri umani, la metà viveva (sopravviveva, n.d.r.) al di sotto della soglia vitale (1,8 dollari USA al giorno); oggi su 7 miliardi di abitanti del pianeta quella percentuale si è ridotta al 10%. Come se bastasse, come se fosse giusto tenere fisso quel limite di 1,8 dollari USA, dico io!
Ma non è solo questione di “ricchezza”. Esiste anche il problema dell’ utilizzo delle risorse del pianeta e del fatto che ne utilizziamo (distruggiamo) più di quanto il pianeta non sia in grado di rigenerarle. Il tutto “condito” dall’ inquinamento globale e dal rischio di una esplosione atomica della circa …000 bombe atomiche (quante migliaia?) ben allineate negli scaffali degli arsenali di mezzo mondo, pronte per l’uso. Lo scienziato scrittore Carlo Rovelli indica il disarmo nucleare come uno degli obiettivi primari della politica mondiale. Lo stesso Rovelli testimonia che oggi, in Sudan, una corsa di 20 KM in taxi costa mezzo euro!
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E in Italia? Ci sono senzatetto e senzatetto, siamo precisi, distinguiamo! In Italia nello stesso periodo è cresciuto il totale della “ricca” media borghesia, la quale negli anni ‘80 si è arricchita grazie al boom del mattone, per cui si è raddoppiato il numero dei “borghesi” proprietari di casa (oltre il 70% del totale di 60 milioni di Italiani). Ma ora …? Ora il mattone è in discesa e comunque nel frattempo si è creata una forte disuguaglianza fra generazioni: fra “quella del mattone di ieri” e questa, dei “giovani d’oggi”, PER i quali sarebbe già tanto trovar lavoro. Da qui a comprar casa poi ce ne corre: riceveranno in eredità quelle dei genitori, ma nel frattempo? E i figli di quel 30% inquilini? Anche tutti costoro sono dei senzatetto, sia pure particolari, molto più agevolati dei senzatetto veri, quelli che dormono per strada, per intenderci.
Quo vadis, Terra? Tu quoque, Italia, quo vadis?
P.S.: Un’osservazione prosaica, utilitaristica (se non altro …). Ma non converrebbe anche a questi ricconi far migliorare la condizione di vita di chi oggi stenta a sopravvivere? Tutti costoro diverrebbero “consumatori del necessario” (prima di diventare “consumisti” ce ne vorrebbe!) e l’economia girerebbe meglio. Per tutti. O no?
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