I POST DELLE VACANZE: ANDIAMO IN CROCIERA (seconda crociera, seconda puntata)
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 16 Luglio, 2012 @ 6:00 amDetto altrimenti: la navigazione continua …
E’ il 28 agosto. Devo riportare il Fun in Toscana, e, grazie alle informazioni telefoniche di Meteo Mursia di Portofino, cui sono abbonato, so che sta per arrivare una mistralata seria. Passeggio nervosamente nel porto di Palau aspettando l’amico Guglielmo in arrivo dal continente per accompagnarmi nella traversata. Ho fretta di partire per superare le Bocche di Bonifacio prima che Lui ci arrivi addosso.  Guglielmo arriva alle 09,30. Riusciamo a salpare alle 11,00 aiutando le vele con un po’ di motore. Caprera, Santo Stefano, Maddalena, Spargi sfilano lentamente mentre procediamo verso nord.  Siamo in mezzo alla Bocca Grande. Il vento è debole da est, ma sul mare si è formata un’onda lunga da ovest. Io vorrei navigare più sottocosta: tuttavia, poiché Guglielmo ha fretta di guadagnare miglia verso casa, ci teniamo su di una rotta più diretta, abbastanza al largo. Sono le ore 14,30.  Il cielo non presenta alcun aspetto caratteristico. Telefono a Meteo Mursia che mi riconferma la previsione. Nel frattempo infatti il vento è girato da ovest ed è ancora assai debole, ma alcune barche a vela sottocosta, sopravvento di alcune miglia sulla mia sinistra, procedono verso nord ad una velocità sospetta se si tiene conto che noi ci stiamo ancora faticosamente aiutando con il motore. Decido immediatamente di attuare le misure di emergenza: indossiamo i giubbotti, chiudo il tambuccio, prendo due mani di terzaroli e lascio il fiocco (errore: avrei dovuto prendere anche la terza mano ed issare la tormentina). Pochi minuti dopo Lui, il Re Mistral, arriva. Per nostra fortuna abbiamo il vento al traverso, con la prospettiva favorevole di uscire dalle Bocche, di proseguire sulla rotta prestabilita e di ridossarci sempre di più. Guai se avessimo dovuto bolinare, procedere di poppa, allontanarci dalla rotta o essere costretti ad affrontare l’onda del mare aperto!
Il Fun vola a quasi dieci nodi, planando nervosamente per brevi tratti, per poi piantarsi sino a scendere a cinque nodi in onde troppo vicine fra loro e ripartire subito dopo come una fucilata per una nuova accelerata. La costa della Corsica è ancora a circa tre miglia a sinistra, quanto basta tuttavia per limitare l’altezza delle onde, che per fortuna non frangono, a circa un metro. Se fossi sul Garda, sotto Peler, sarebbe divertimento puro. Ma qui si pone il problema della resistenza fisica di un equipaggio così ridotto (siamo in due soltanto, e Guglielmo, ottimo prodiere, non ha la mano con il timone del Fun).  Gli cedo il timone per qualche minuto di riposo e per scattare alcune foto.  Conoscendo bene la mia barca, calcolo la velocità del vento dal comportamento del Fun: siamo intorno ai 40 nodi.
Alle 16.00 giungiamo all’altezza del fiordo di Portovecchio. Alcune barche assai più grandi di noi si sono ridossate prima del suo imbocco e si sono ancorate a poche decine di metri dalla costa. Cosa fare? Calcolo che ad una media di sei-sette nodi, arriveremmo a Solenzara dopo le nove di sera. Escludo di navigare così a lungo, al buio e con un Mistral che continua a rinforzare. Quindi decido di entrare a Portovecchio (errore: prima avrei dovuto ridossarmi, prendere la terza mano e sostituire il fiocco con la tormentina: cosa aspetto per usarla, un tifone?).  Inizio a bolinare alle ore 16.00 a barca sbandatissima. Manco la prima virata. Allargo un po’ l’andatura. Il bordo con le mure a dritta sembra quello del carabiniere tanto ci riporta indietro. Ci rifacciamo con le mure a sinistra. Entriamo in porto alle 18,00. Abbiamo navigato per sette ore filate, di cui tre ore e mezza di “guerra” col Mistral. “Siamo stanchi, ma contenti della bella giornata trascorsa”. Nel frattempo Lui è aumentato di intensità , ma noi siamo al sicuro. Grazie, Meteo Mursia! E grazie Fun, la cui attrezzatura ha retto ottimamente!(continua)