VISIONE D’INSIEME E PERCEZIONE SENSORIALE
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 3 Gennaio, 2019 @ 7:24 pmDetto altrimenti: magari, la politica mondiale, avesse una visione d’insieme! (post 3464)
Dall’alto di una scogliera avete la massima visione d’insieme del mare e nessuna percezione sensoriale. Man mano che scendete, fino ad immergervi nelle onde, gradualmente le cose si invertono e del mare alla fine avrete il massimo di percezione sensoriale (acqua salata sulle labbra) e nessuna visione d’insieme.
Mi chiedo: possibile che nella politica non si riesca a salire sulla cima della scogliera e quindi ad impostare le proprie azioni con un angolo visuale che vada al di là della prima tornata elettorale? Possibile che non si riesca ad allargare la scala del radar con la quale di esaminano le conseguenze a livello statale, europeo, mondiale delle proprie azioni? E invece ci risiamo con i nazionalismi, i sovranismi, gli “idiotismi” dico io, perchè bisogna essere non molto preveggenti per non capire che – tanto per fare un esempio – senza una Europa Unita non si ha voce in capitolo – tanto per fare un esempio – per frenare il riscaldamento globale (idiotismi, nessuno si offenda, idiota deriva dal greco idiotes “individuo privato” senza cariche pubbliche, che pensa solo a se stesso).
Il riscaldamento globale porterà ad una crescente desertificazione; ad una maggiore migrazione di popolazioni; a contese internazionali fra multinazionali e a guerre fra stati per accaparrarsi le terre migliori; all’innalzamento del livello del mare; all’allagamento di tante terre abitate e coltivate; al fatto che i ricchi sempre più ricchi innalzeranno barriere contro le masse dei poveri sempre più poveri: il Sistema Terra imploderà, come la testata di un missile anticarro a carica cava, la quale, esplodendo, concentra la sua forza distruttrice e perforante in un unico punto con danni micidiali al bersaglio colpito: e noi stiamo rischiando di colpire noi stessi! Fra poco avremo le elezioni europee. Pensiamo che l’UE siamo noi, che non esiste un “noi contrapposti all’UE”.