FINE D’ANNO, INIZIO D’ANNO
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 31 Dicembre, 2018 @ 9:37 am(secondo post dell’ultimo giorno dell’anno 2018)
Detto altrimenti: lo scorrere del tempo … (post 3458)
Il “tempo” non ha la stessa “velocità”. Scriveva Einstein: “Due minuti da seduti su una stufa rovente vi sembreranno un spazio di tempo più ampio dello spazio di tempo di un’ora trascorsa con la vostra amata”. Il tempo dunque è uno “spazio”, un “intervallo” entro il quale avviene qualcosa che noi riusciamo a percepire o a fare: il tempo per mangiare una pietanza, per eseguire un lavoro, per riposarci da una fatica, per amoreggiare, per ricevere una informazione, per elaborarla, per reagire ad essa.
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Oggi più che mai una stessa ora di tempo ha “spazi” e “contenuti” diversi per ognuno di noi. In particolare, l’interconnessione a livello mondiale e l’utilizzo di calcolatori di enorme potenza hanno ridotto il tempo della raccolta di molte informazioni, della loro elaborazione, e soprattutto il tempo della reazione alle stesse: passiamo da un “minimo”, cioè dalla persona che legge ogni tanto i giornali cartacei; a quella che legge i giornali on line e ascolta radio e TV; al manager che si aggiorna su certe reti riservate; ai diffusori di populismo in rete; fino ad un “massimo” e cioè ai gestori delle reti informatiche che raccolgono tutti i dati raccoglibili sull’andamento dei mercati, sugli orientamenti politici della popolazione, sui dati della produzione e dei consumi etc.. Il tutto a livello statale, mondiale e in pochi secondi. Questo sistema avvantaggia pochi e svantaggia molti: “sapere è potere” si usa dire e chi ha le informazioni può fare le connessioni fra i vari eventi, può decidere al meglio nel proprio interesse. Gli altri no.
E allora, “noi altri”, cosa possiamo fare? Facciamo il massimo di ciò che ci è consentito fare: leggiamo molto (giornali e libri); seguiamo stampa cartacea e info web e TV; confrontiamoci molto con le idee altrui; studiamo la Storia; fermiamoci a rielaborare il tutto. Ho evidenziato in grossetto la Storia perché essa “si ripete” e quindi la sua conoscenza – per chi la sa leggere – è di grandissimo aiuto, è una vera magistra vitae.
Altra cosa che possiamo fare è salire sulla sommità della scogliera che sovrasta il mare del mondo per evitare di limitarci alle molte percezioni sensoriali e cercare invece di raggiungere una visione d’insieme su ciò che accade, alla luce di due accorgimenti: 1) “cui prodest, cui bono? (chi ci guadagna?); 2) piensa mal i acertaràs (pensa male e indovinerai). Cosa? Dite che sono un pessimista? No raga, io sono un ottimista nel senso che spero e opero per il meglio, mi preparo per il peggio e cerco di vivere con quel che viene.
I miei buoni propositi per lo spazio-tempo 2019? Attivarmi per le prossime elezioni europee in favore del processo di integrazione europea sono alla costituzione degli USE-United States of Europe, o, se preferite, in francese EUE o italiano SUE.
Buon spazio-tempo-2019 a tutte e a tutti!
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