MUSICA !
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 1 Dicembre, 2018 @ 3:58 pmDetto altrimenti: maccomefanno i Musicisti?! (post 3418)
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Quella l’influenza si sa ti viene anche se sei vaccinato, soprattutto se è una “extracomunitaria” cioè non “prevista” dal vaccino. Ed uno si ritrova agli arresti domiciliari in casa per alcuni giorni. Per me oggi è il terzo. Da Domenica sera vorrò il mio avvocato. E dire che oggi pomeriggio alle 17,00 alla Sala Sosat l’amica pianista e fortepianista Stefania Neonato terrà un recital pianistico insieme al soprano Maria Letizia Grosselli dal titolo “Note di Donne”note_di_donne_web : infatti eseguiranno musiche di Fanny Mendelssohn, Clara Wieck Schumann, Melanie Bonis e Louise Ferrenc.ù
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Dice … ma perché quel titolo? Già, avete ragione, mi spiego: come fa un Musicista a tenere a mente decine, centinaia di migliaia di informazioni quali ogni nota, la sua intensità, il suo inserimento con altre “consorelle”, il suo necessario coordinarsi con le “note altrui” ovvero quelle vocali o strumentali emesse e/o lavorate da un altro Musicista? Ma non basta, infatti poi c’è il problema della trasmissione dei dati – e sono milioni! – dal cervello alle dita e – quando ci sono, come nel caso del pianoforte – ai piedi (per i pedali). Se ipotizziamo che le variabili possibili siano 20, la loro combinazione senza ripetizione (calcolo fattoriale) ci dà un numero con 18 cifre! Altro che i fantastiliardi di Zio Paperone!
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Ecco perchè mi stupisco e ammiro i Musicisti, al di là dello stupore e dell’ammirazione che ho per un brano ben eseguito. Loro suonano: li vedo quasi estraniars dal mondo, inseguire – anzi vivere – una dimensione tutta loro, nella quale a noi è concesso entrare in silenzio, sederci ed ascoltare. Sembra che per loro tutto sia normale, istintivo, automatico e invece … invece non è così: a quell’ ”automatismo” si arriva solo dopo anni, decenni di Amore e di Studio.
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Anch’io, sapete, ho i miei automatismi: dopo una vita passata a fare il manager, mi viene spontaneo gestire automaticamente certe situazioni, e, fuori del lavoro, ormai per me è “naturale” – da velista – convivere con le variabili dei venti e delle onde del Lago di Garda mentre sono in regata, al timone della mia barca a vela “Whisper”. Così come mi risulta spontaneo e naturalmente automatico – da sciatore – gestire le variabili coinvolte in una discesa in sci da Cima Paganella. Ma volete mettere il confronto? Queste capacità spariscono di fronte a quelle di Musicisti!
E allora, forza Stefania, forza Maria Letizia, forza Marherita: tutte bravissime! E scusate la mia assenza.
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