BABBO NATALE ENTRA IN POLITICA ?
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 23 Novembre, 2018 @ 2:07 pmDetto altrimenti: ma no … dai! (post 3409)
Un nostro vice primo ministro, ricevuta una lettera di critica dall’UE, dichiara che gli manca solo quella da parte di Babbo Natale! battutaccia scherzosa, ironica … su un argomento che purtroppo non è un gioco. C’è un detto trentino per indicare uno che se le va a cercare “Meter el cùl en le peàde” . Ora, se uno le pedate se le va cercare mi sta anche bene, basta che usi il suo sedere e non il mio! Traduco: le battute di questo e di nessun altro tipo non sono gradite all’UE le cui decisioni (le famose pedate) arrivano poi a colpire anche il mio sedere. E non mi sta bene.
Mi spiego ulteriormente. Parlando di moralità, abbiamo tre livelli moralità – immoralità – amoralità: la prima riguarda chi rispetta le regole della morale; la seconda chi le conosce ma le viola; la terza di chi nemmeno le conosce. Purtroppo parlando di responsabilità abbiano solo due livelli: responsabilità e irresponsabilità. Manca l’a-responsabilità, cioè la condizione di chi nemmeno si pone il problema.
Comunque mi sono detto: Babbo Natale? Andiamo a chiederlo a lui se ha scritto quella famosa lettera. Ma … dove trovarlo? Di solito in questa stagione sta preparando la sua bella slitta… ecco, ci sono! Slitta-neve! Andrò sulla neve! Ma … a questa stagione, dove trovare la neve? Detto fatto: il ghiacciaio della Val Senales a oltre 3300 metri di quota. 130 km da Trento percorsi in un’ora e mezzo, a poi su, in quota (con la funivia, raga, ecchè siamo matti?). Inforco gli sci e percorro avanti e indietro il ghiacciaio fino a quando vedo un tale che potrebbe essere lui. Mi avvicino e …ed ecco il nostro dialogo:
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- Ehm … mi scusi … è lei Babbo Natale?
- Si, sono io, perché?
- No .. sa … non l’avevo riconosciuta, così, senza quel bel vestito rosso, il cappello …
- Che pretende? Non è ancora tempo di Natale … io sto lavorando per sistemare i pattini della slitta: vuole che lavori con il costume addosso?
- No no di certo, anzi, se posso essere utile … ma visto che lei ha da lavorare non Le voglio far perdere il tempo e vengo al dunque: per caso Lei ha scritto una lettera ad un nostro vice primo ministro?
- Io scrivere lettere? Ma se da sempre sono gli altri che le scrivono a me, specie i bambini! Questa è bella! Io scrivere lettere! Ma come le è venuta in mente una baggianata simile?
- Sa, Signor Babbo Natale, non a me … è quel nostro vice primo ministro che ha detto che si aspetta una missiva da Lei …
- Ma via, basta con queste sciocchezze! Senta, quello che voleva sapere l’ha saputo. Ora mi lasci lavorare in santa pace: e comunque dica a quel tale che a Natale io gli porterò un bel sacco di carbone, ecco cosa porto a chi vuole fare politica scherzando: la politica dovrebbe essere una cosa seria, c’è poco da scherzare e da giocare, ed io tratto solo giochi e giocattoli, ecchediamine!
- E quella bella barba bianca … non ce l’ha più?
- Insomma, mi vuoi fare arrabbiare! (Babbo Natale è passato al “tu”, n.d.r.) Lo sanno tutti che è finta! Vuoi che me la metta mentre riparo i pattini della mia slitta? Lasciami lavorare … ecco, vedi? Mi sono cadute due viti nella neve: ora chi le ritrova più? Ho un diavolo per capello!
- Va bene, va bene, me ne vado, me ne vado (però, che caratteraccio questo Babbo Natale, chi l’avrebbe mai detto?)
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Ecco, ragazzi, questo è stato il colloquio che ho avuto con Babbo Natale. Cosa? Come è andata la sciata? Bene, per essere la prima di stagione ed inoltre a quote superiori ai 3000 metri (si soffiava un pochino, soprattutto sulle piste “nere”).
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Qui a fianco il mio amico Claudio che mi ha assistito nell’impresa …
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