MUSICA AL BONPORTI A RIVA DEL GARDA – 2
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 10 Novembre, 2018 @ 11:27 pmDetto altrimenti: con l’Associazione Amici della Musica (post 3388).
Dopo il post e il concerto precedente, ecco quello della nostra Associazione Amici della Musica (scrivo “nostra” perché io ne sono il tesoriere). Sul programma di sala, un estratto dall’introduzione del Professor Franco Ballardini, Presidente dell’Associazione:
La seconda Sonata per violoncello e pianoforte di Mendelssohn (1809-1847) risale al 1843: all’epoca dunque l’autore era poco più che trentenne, ma considerando la sua precocità (e la precoce scomparsa) il brano appartiene senz’altro alla sua piena maturità, e rispecchia bene i caratteri generali della sua poetica: in particolare la sintesi tra forme ancora classiche (la sonata in quattro movimenti, con i due tempi veloci, lo scherzo, il movimento lento cantabile) e uno stile decisamente romantico (melodico-lirico nei momenti più raccolti, vivace e incalzante in quelli veloci), un po’ come nel precedente Beethoven – rispetto al quale però Mendelssohn è tendenzialmente più chiaro e trasparente, meno problematico e tormentato.
La prima Sonata di Bohuslav Martinu (1890-1959) ci porta invece giusto un secolo dopo, nel 1939, un anno fatale, quando tra l’altro era già avvenuta l’occupazione nazista della Cecoslovacchia: l’autore, ceco per l’appunto – e dunque ‘figlio’ della scuola musicale di Smetana, Dvorak, Janacek – ma vivente in quegli anni a Parigi, viene spesso considerato come un compositore vicino, in quegli anni, a tendenze neoclassiche; delle quali però, in quest’opera, c’è ben poco: forse solo l’articolazione piuttosto chiara dei tre movimenti, dentro i quali tuttavia si trova un linguaggio non solo moderno – specie nell’armonia – ma anche drammatico e carico di pathos; l’articolazione ritmica è abbastanza regolare (se confrontata con altri autori contemporanei) ma spesso sottolineata, marcata, anche in termini aggressivi talvolta, e se il fraseggio non rinuncia a una cantabilità distesa o appassionata ancora romantiche, è proprio l’armonia (con l’uso più libero della dissonanza) a renderlo più teso e inquietante, nel colore generale ma anche nei movimenti della stessa melodia.
.
Tutt’altro Novecento è quello della Suite popular espanola di Manuel De Falla (1876-1946) del 1914: anche in questo caso dunque scritta subito prima di un altro tragico conflitto, ma del quale stavolta non si avverte alcuna traccia o premonizione; ‘trascritta’ in realtà (per violino o violoncello) dalle Siete canciones populares espanolas per voce e pianoforte, la suite propone sei brevi melodie con i caratteristici abbellimenti e i ritmi tipici del canto e della danza popolari iberici, e la varietà di toni – ora più tranquilli e sommessi, ora invece più irruenti e animati – ribadiscono senza alcun turbamento o incertezza l’identità e le fonti d’ispirazione del più importante compositore spagnolo del primo Novecento.
Bravissime le concertiste, innanzi tutto la scelta dei brani, non facile nel complesso repertorio per il loro duo. Quindi, interpretazione eseguita con mirabile sentimento, sensibilità, perfetto sincronismo, vigoria giovanile, massima sicurezza tecnica, ottima qualità del suono, intensità espressiva: due musiciste e due strumenti che non hanno fatto rimpiangere un’intera orchestra e … grazie per il graditissimo bis che ci hanno concesso! Irene e Lucia si sono conosciute alla Royal Academy of Music di Londra dove frequentavano un Master of Arts in Performance nel 2012 e da quella data hanno costuito il loro The Brio Duo. Da allora ha eseguito con grande successo concerti in Gran Bretagna, Italia, Olanda Germania e Spagna “con l’intento di contribuire alla diffusione di opere che ancora non hanno raggiunto la meritata fame sia nei rispettivi paesi che all’estero”.
Che altro aggiungere se non quanto emerso nella pizza-dopo-il-concerto? Irene vive in Spagna; Lucia a Ferrara e a Roma, suo fratello sposato con una ragazza russa vive a Innsbruck, una sorella in Australia, la madre inglese: una famiglia (e un Duo!) internazionale! Ah … dimenticavo: Lucia ha vissuto un anno a Riva e ha regatato da ragazzina nella Classe Optimist. Suo padre Alessandro, è italiano, è skipper velista e ciclista: abbiamo fatto subito amicizia: ci incontreremo presto in vela e a pedali in quel di Riva. Alessandro, il Lago di Garda ti aspetta!
.
Domenica 11.11.2018 si replica a Gargnano (BS).
.
.
Il prossimo appuntamento della nostra Associazione:
.
.
.
Joint us, unitevi a noi, associatevi all’Associazione Amici della Musica di Riva del Garda e … buona Musica a tutte e a tutti!
.