I CLASSICI GRECI E LATINI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 16 Ottobre, 2018 @ 3:00 pm

Detto altrimenti: riprendono le sedute di lettura e commento dei classici     (post 3355)

Biblioteca Comunale di Trento, Prof senza puntino Maria Lia Guardini e noi volontari della cultura. No, raga, scialla, tranquilli, non siamo snob … siamo solo persone-alla-ricerca-di, ovvero cerchiamo di non disperdere il passato (letteratura e Storia) al fine di (cercare di) capire il passato, il presente e soprattutto quello che verrà. Già … perché la Storia e l’umanità si ripetono, e come!

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          Oltre al sottoscritto fotografatore …

Ci ritroviamo ogni 15 gg nelle tre stagioni (estate esclusa). Oggi avremmo dovuto riferire sui “compiti per le vacanze” ma … che dire? Solo alcuni di noi li avevano fatti e per di più solo in parte! Evvabbè … dai … la Prof non ci ha poi rimproverato molto! Ci siamo concentrati sulla parte di lavoro svolto, e cioè sulla commedia “Pluto” di Aristofane (“Colui che appare il migliore”), il che ci ha ripotato a discutere della Repubblica di Atene e della Demo-crazia, dei commediografi e dei tragici. Iniziamo da questi: Eschilo, prima metà del V° secolo a. C., periodo dell’ascesa della democrazia ateniese, è il tragediografo commemorativo delle funzioni fondamentali dello Stato. Euripide, seconda metà del secolo, decadenza delle Repubblica e della democrazia. Atene decade … perché e come? Una serie di guerre (tutte perse: Egitto, Siracusa); la prima guerra del Peloponneso chiusa da Pericle con una pace (visto che l’avrebbe persa); muore Pericle (430-429?) e non riesce a stipulare la pace della seconda guerra del Peloponneso (che volgeva alla sconfitta) che finirà nel 404 con la distruzione dell’impero di Atene da parte di Sparta aiutata dai Persiani.

Ma Pericle … fu vera gloria? In parte, perché – se non altro – la tirò per le lunghe con quel suo non rendere il conto economico finanziario annuale per i 30 anni delle sue continue rielezioni … I maligni dicono che lui e il suo capo delle OO.PP-Opere Pubbliche, tale Fidia dello “Studio Arch. Fidia e Associati SpA” si siano arricchiti, ma questa è un’altra storia. Sta di fatto che il nostro Pericle nel 451 introdusse la paghetta per i politici (“missoforia”) ed Atene, che non aveva entrate fiscali, dovette aumentare la sua conquista coloniale delle isolette greche (si leggano i discorsi degli Ateniesi ai Meli) con il risultato di farsi una montagna, anzi, un mare (!) di nemici che poi si vendicarono alleandosi con Sparta.

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Chissà come è avvenuto che a lui sia toccato quel nome … forse perché tutto sommato è più ricco dei suoi “umani”

Pluto non è il cane di Topolino, ma il dio della ricchezza che discute con Penìa, la dea della povertà: vale di più essere ricchi o invece la necessità aguzza l’ingegno etc.? La commedia è del 388, è l’ultima di Aristofane ed è molto poco commedia. Viene scritta dopo una pausa di ben 18 anni (la precedente era stata Le Rane, del 406) rispetto ad un periodo nel quale Aristofane ne scriveva una all’anno. Essa segna la fine della commedia antica, “politica” e presenta una novità strutturale: l’eliminazione della parabasi, cioè della fase nella quale il coro dismetteva le maschere e scendeva in platea a discutere con il pubblico sui temi di attualità, in parallelo alla cessazione della precedente critica grintosa di Aristofane ai difetti della politica. Inizia a comparire la suddivisione della commedia in cinque atti. Ma storicamente cos’era accaduto? Dopo la sconfitta militare (404), un anno di governo dei Trenta Tiranni, poi ritorna la democrazia ma molto imperfetta, ben più di prima. Nel 399, ricordiamo, processo e condanna a morte di Socrate. Ma questa è un’altra storia.

Abbiamo parlato prima di due tragici. Raffrontiamo ora Euripide con Aristofane: essi hanno vissuto lo stesso mondo, ma mentre Euripide ne trae un profondo pessimismo, Aristofane lo prende in giro! La conclusione? La democrazia è il migliore dei sistemi di governo imperfetti. C’è chi si arricchisce facendo lo slalom fra le sue prescrizioni, chi la subisce e chi cerca di migliorarla.

Prossima riunione, martedì 30 ottobre ore 10,00 stesso luogo (Sala multilingue pian terreno). Riparleremo della commedia Pluto. La riunione ancora successiva sarà dedicata ai “Persiani” di Eschilo. Entrata ed uscita libera!

Buoni classici a tutte e a tutti!

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