VVV- VALORE VINO VALSUGANA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 13 Ottobre, 2018 @ 2:56 pmDetto altrimenti: una “V” dai vari significati (compreso “Vittoria!”) (post 3352)
Quando da ragazzi s’andava a sciare, da Genova, sul pullman si cantava – fra le altre – “Quando anderemo fora fora de la Valsugana…” ma nessuno di noi l’aveva mai nemmeno vista questa valle. Poi è arrivata la mia residenza a Trento, trent’anni fa, e l’ho conosciuta con la bicicletta: Trento, Vigolo Vattaro, Levico, Telve V., Telve di Sopra, passo del Manghen, Val Floriana, Trento; e più volte anche adesso, ma molto meno faticosamente, a quasi 75 anni d’età: Levico-Bassano del Grappa.
Oggi ho fatto la sua terza conoscenza: VVV Valore Vino Valsugana
- Personaggi ed interpreti : Valentino Cenci con la moglie Silvia, i genitori Antonio e Clara, fratelli e sorelle, i suoceri e il nipotino.
- Scenario: la loro casa-impresa Azienda Agricola appena fuori di Borgo V., verso est, in Località Ceggio, 3 – Castelnuovo Trento. info@cencitrentino.it, tel. 338 7580333
- Evento: l’inaugurazione della loro AAV-Azienda Agricola Vitivinicola.
- Il motto della casa: Wine is Life.
- Enologo: Renzo Grisenti detto Brisa.
- Stemma araldico: una C che racchiude le iniziali S e V, che paiono quasi il benaugurante simbolo del dollaro USA.
- Supporto gastronomico: Riccardo Bosco, chef patron del Ristorante Boivin di Levico (boivin, dove bolle il vino).
- Catering: La Dolce Emozione di Novaledo TN.
- Comunicazione: la bella Aurora.
- Pubblico: tutti noi amici, invitati all’Evento.
La settimana scorsa sono stato in bicicletta con Fiab Trento nella bassa modenese (v. apposito post) dove fra l’altro abbiamo visitato un’azienda simile, solo che laggiù il mosto lo fanno diventare … acido, nel senso di ottimo e prezioso aceto tradizionale. Qui da Silvia e Valentino, invece, il mosto diventa ottimo Chardonnay, superlative bollicine Trentodoc e presto anche del nero superiore e del rosato. Due aziende familiari – aceto e vino – due piccole grandi imprese-intraprese (grandi nel senso di great, un “grande” che vale molto di più di un semplice big!) che rappresentano l’Italia vera, il paese vero, quello che spesso la politica che vola troppo alto trascura.
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Davanti al loro edificio si stacca il profilo di una salita importante, quella del Passo Manghen. Una salita, tanta fatica per noi ciclisti, il successo della conquista, lo stesso che tutti noi che eravamo oggi lì presenti – ed anche chi non c’era – auguriamo loro e che non mancherà certo. Il VVV-Valore-Vino-Valsugana: il clima sta cambiando, aziende come Franciacorta stanno cercando di ampliare la loro zona doc verso la montagna. Qui in Valsugana i 500 m di altitudine valgono già di per sé i 700 della Valle dell’Adige: un piccolo vantaggio competitivo, se vogliamo. E poi, dall’uva alla bottiglia, perché i due amici hanno 4 ettari di vigne e presto anche qualche ettaro in più.
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Ci hanno spiegato i dati chimici del loro nettaree: il PH (PH: inverso del logaritmo della concentrazione degli idrogenioni – da 1, acido a 14, basico, n.d.r.); gli zuccheri; gli amidi; il grado alcolico; le caratteristiche organolettiche; il processo di produzione … insomma cose da esperti del settore, ed io che esperto lo sono solo nel sub-settore “organolettico” nel senso che so capire e gustare un buon vino, anzi, un vino eccellente, sono stato contento di sentire in quali buone mani siamo.
Mi ha colpito il loro entusiasmo ma soprattutto l’elevato grado di imprenditorialità e managerialità, così già marcato pur in persone molto giovani: quello che ci vuole per far navigare la Nave Italia: un esempio per tutti. Bravi “nonni” Antonio e Clara, bravi Silvia e Valentino.
Ad maiora!
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