VAJONT
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 10 Ottobre, 2018 @ 12:36 pm
Detto altrimenti: va giù …. (post 3345, con appenbdice)
9 OTTOBRE 1963 – 10 OTTOBRE 2018
VAJONT (Va-jont)
Va giù …va giù …
dapprima silente
e poi improvviso
cade
pesante nell’acqua ristretta e profonda
un monte ucciso dagli anni
e da un progetto assassino.
Bagliore di cavi tranciati.
“Lampeggia sul monte!
Cos’è? Temporale?”
Valanga di aria compressa
strappa i panni di casa
dai fili distesi
fluido maglio d’annuncio mortale
soffoca i muri indifesi
di una indifesa città.
“Cos’è questo tuono?
Un Foen improvviso?
Chiudete le porte!
Non vedi ch’è solo?
Ormai superato il terzino!
Fa goal lo spagnolo!”
Sibilante
più volte annunciato
maremoto alpino
interrompe violento
azione
partita
la vita.
Dolori scheggiati
infangati
parole ormai mute
non legano più fra di loro
sbriciolati frammenti
di una impazzita ragione.
Pochi oramai gli occhi ancor vivi
tristi cavalli di frisia
a sbarrare la strada ed il passo
al nulla rimasto
svuotati di lacrime
dal troppo dolore
come il lago dal Toc.
Ed io
pellegrino tardivo
posso solo indagare il Ricordo
affinchè il Ricordo non muoia.
Firmato: il vostro blogger Riccardo
Appendice
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La provincia di Belluno era povera (v. Post “RESTART restarts!” del 20 luglio 2018). Negli anni si è molto industrializzata con i risarcimenti erogatile a causa del disastro del Vajont. Nonostante ciò, oggi non è ricca, anzi, è stata impoverita dagli interventi dello Stato sull’assetto delle provincie.
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Genova, ponte Morandi: per fortuna molte, molte vittime di meno ma quanto ai danni forse – anzi, quasi sicuramente – molti molti di più di più all’intera città. In entrambi i casi non si è trattato di una fatalità, ma di malafede (Vajont) o di errori umani per incuranza, disattenzione, irresponsabilità o quanto meno “confusione delle pre-responabilità” : io ho detto, lui ha scritto … ma nessuno ha fatto.
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