CICLISTA ILLUMINATO
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 21 Settembre, 2018 @ 7:31 amDetto altrimenti: idea! E se dotassi sempre di luci la mia bici, quando cala la notte? (post 3328)
Un’iniziativa del Comune di Trento (Corpo di Polizia Locale Trento – Momte Bondone) e della FIAB, Federazione Italiana Amici della Bicicletta. Organizzata da un Gruppo di Lavoro congiunto, previa prenotazione ci siamo ritrovati a Trento quando ancora c’era luce di fronte alla Palazzina Liberty di Piazza Dante, dove erano stati approntati due gazebi: uno della Polizia Locale ed uno “nostro”, della FIAB. Qui a fianco, il Presidente Fiab Trento, Guglielmo Duman.
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Prima opportunità: una piccola ma efficiente officina mobile gestita da GIRALARUOTA ha controllato l’efficienza delle biciclette che si sono offerte alla verifica, una sorta di tagliando. Indi distribuzione di gadget e delle istruzioni e, scese le tenebre, divisi in tre gruppi di 25 ciclisti cadauno abbiamo iniziato a percorre tre diversi itinerari cittadini, scortati dalle nostre guide e accolti, in tre successive soste, da esperte guide turistiche che ci hanno illustrato frammenti di storia e di arte della nostra città. Il mio gruppo ha sostato al Quartiere della Albere, al quartiere Piè di Castello-S. Apollinare e in Piazza Duomo.
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In rigorosa (quasi) fila indiana, tutti “illuminati”, abbiamo incuriosito la Trento by night, non avvezza a simili cortei. Perché abbiamo fatto questo? Per riappropriarci in una qualche misura della dimensione umana a pedali dello spazio e del tempo, anche di notte. Dello spazio ok, ma del tempo, direte voi …? Si, anche del tempo, perché vivere “a pedali” ti lascia il tempo di vedere ciò che guardi, di riflettere su ciò che stai facendo o ancora dovrai fare, di sorridere a chi incontri, di aiutare un collega in difficoltà: insomma, di vivere meglio che non al volante!
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Dice … si, vabbè … ma a piedi allora? Si, anche a piedi va bene, ma vuoi mettere quanto sia più “giusta” la velocità a pedali rispetto a quella a piedi? Quante cose in più ti permette di fare nello stesso arco di tempo? E poi … la solidarietà a piedi esiste sicuramente in montagna, ma in città andare “a piedi” non rappresenta alcuna sfida che ci accomuni con i colleghi “piedoni”, mentre in bici, dai … in bici è un’altra cosa: ci si sente tutti parte della stessa tribù, della stessa squadra, della serie noi si che ci capiamo, ci aiutiamo: nasce spontanea una nuova “civiltà della convivenza”, una nuova solidarietà, ben diversa da quella “al volante” che ci si guarda in faccia e all’incrocio chi è più uomo passa!
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Quindi, in sintesi, tutti in sella, accendere le luci al tramonto, mi raccomando! E … good bike & good Fiab everybody!
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E la mattina dopo, una pedalata sotto un sole e tra fiori di un caldo colore giallo Fiab che più giallo non si può!
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