S. APOLLINARE IN CLASSE
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 28 Agosto, 2018 @ 5:10 pmDetto altrimenti: una splendida basilica in … bicicletta (post 3310)
(in coda al testo leggere l’aggiornamento del 2 agosto)
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Ogni anno sono (anche) da queste parti. E la prima pedalata (in pineta e per strade poderali) è quella da Milano Marittima alla Basilica. “Vai da solo?” mi chiede mia moglie. “Si, i primi cinque minuti …”. Infatti la bici unisce, nel senso che si fa presto a scambiare una parola anche due e oggi ne ho scambiate ben oltre: quattro! Innanzi tutto con chi gentilmente mi ha scattato la foto qui, sul ponte ciclabile.
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Lui, Antonio, avvocato di Cervia, con Signora. Due volte alla settimana questo percorso, così … per tenersi in forma … e si vede (dal ritmo della pedalata). Li ritrovo al bar vicino alla Basilica, ci scambiamo i biglietti da visita: “Noi veniamo spesso nella tua regione” mi dicono. “Be’ se e quando verrete, ricordate che noi della FIAB-Federazione Italiana Amici della Bicicletta facciamo spesso e volentieri da guida cicloturistica ai cicloturisti specialmente se “Fiabbini”, gratuitamente, s’intende”.
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La Basilica, mentre sto per entrare mi si avvicina un altro ciclista. Buongiorno, buongiorno … ci studiamo per capire se abbiamo voglia di chiaccherare … si ce l’abbiamo. Walter, ingegnere (… ed io fui terzo fra cotanto senno!) mi sfida: “Indovina quanti anni ho?” Azzardo, uno più di me: “75”.”Più nove” dice lui. Complimenti, dico io!
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Capanni da pesca (non conosco il termine dialettale locale). Walter mi spiega che molti sono in comproprietà e con circa €5000,00 si può acquistare una quota. Peccato che io non sia un pescatore e che Trento non sia proprio lì, dietro l’angolo.
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Da Walter apprendo anche che – putroppo – non si possono più raggiungere le Foci del Bevano. Andrò a “vedere per credere”(foto di qualche anno fa).
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Il giorno dopo, deviando da un altro giro con altra bicicletta, ci sono andato: ci si arriva benissimo!
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La basilica … mi spiega che alcune persone a fine guerra erano riusciti ad evitare che fosse fatta saltare in aria dal nemico. Il merito del Colonnello Popski e dei partigiani, come recita una lapide che mi mostra. Decidiamo di rientrare insieme, non prima di avermi mostrato dove dal 1923 e per decenni c’era il Circuito (automobilistico, n.d.r.) di Savio, con partenza e arrivo alla Basilica di S. Apollinare in Classe, qui a sud di Ravenna, un triangolo sterrato di 43 km sul quale ha corso Nuvolari.
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Sulla strada (in pineta) del ritorno, con una piccola deviazione, mi conduce al parco I° Maggio, dove una lapide riporta alcuni Versi di Dante (Purg. XXVIII°): appena avrò il testo fra le mani ve li riporto: non per niente qui vicino c’è il Lido di Dante!
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Tot. 42 km di sterrato in strade poderali e pineta che uniti ai giretti di presa di contatto e di commiato sono diventati 45. Bici usata: mtb Wilier 18 carati. Alimentazione: un succo di mirtillo e mezza borraccia di acqua. In totale 3 ore e mezza, (molte) soste comprese.
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Appendice: foto in pineta
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La basilica
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AGGIORNAMENTO DEL 2 AGOSTO
FIAB UNISCE. Ultimo giorno di vacanza. Pedalo per Cervia a caccia di immagini (v. Fotopost del 2 ago). Un tale mi saluta “… Si … no … mi scusi … ma si che è lei (cioè io, n.d.r.) solo che l’altro giorno aveva due borse attaccate al portabagagli … ma io l’ho riconosciuta dalla bandierina attaccata alla sella” (FIAB, n.d.r.) … “Ma sì, dico io, Walter, l’ing. del post del 28 agosto! Che coincidenza, che piacere incontrarti” …. Mi dice: “Guarda che nel post avevi scritto un’imprecisione: non si tratta dell’autodromo di Ravenna, bensì del Circuito di Savio”. “Ok, dico, correggerò. Che programmi hai?” Risponde: “Parto per la Calabria con la mia Giulietta”. “Buone vacanze, gli auguro. Alla prossima”.