NAVE DICIOTTI AFFAIR
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 26 Agosto, 2018 @ 7:28 amDetto altrimenti: la politica dei pretesti (post 3309)
In relazione alle inchieste della Magistratura sulla questione della nave Diciotti, il Vicepremier Ministro Salvini fra l’ altro avrebbe dichiarato:
“Mi spiace ci sia qualche giudice che ha tempo e denaro pubblico da perdere per andare a interrogare dei funzionari pubblici. Ribadisco che se devono indagare, interrogare qualcuno, vengano direttamente dal ministro che è colui che ha dato indicazioni e disposizioni. Quindi mi sembra meschino andare a prendersela con dei funzionari quando c’è un ministro e un vicepresidente del consiglio che si fa carico pienamente della responsabilità di dire no quando bisogna di dire no”.
Praticamente Salvini afferma: quei giudici sono “perditempo” e “meschini”. Inoltre pare che la per lui la responsabilità penale non sia più personale. Al che si nota una grande differenza fra questo tipo di dichiarazioni e le dichiarazioni di tutti i personaggi pubblici inquisiti i quali dichiarano “sono innocente e ho piena fiducia nella Magistratura”.
In miei precedenti scritti ho già evidenziato come ove fossero introdotte le seguenti misure: referendum propositivo senza quorum; obbligo di calendarizzazione da parte del parlamento; vincolo di mandato per i parlamentari; il potere legislativo di fatto sarebbe riunificato in capo ai capi (politici) dell’esecutivo.
Ora, le dichiarazioni di Salvini sull’operato della Magistratura indicano l’inizio di un ulteriore progetto di riunificazione: quello del potere Giurisdizionale, sempre in capo ai capi (politici) dell’esecutivo. Lo so, sono solo segnali, ma indicano una predisposizione che al momento resta a livello di subconscio: tuttavia si tratta di una piccola slavina che va fermata prima che diventi inarrestabile e travolga la Democrazia.
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Circa i rapporti con l’UE ci si sarebbe potuti limitare ad una frase del tipo ““Nelle more delle decisioni dell’UE circa l’assunzione di responsabilità da parte di ogni stato membro in merito al problema dell’immigrazione, l’Italia utilizzerà direttamente fondi UE, trattenendoli sulla quota dovuta alla stessa.” E invece si sta radicalizzando la questione arrivando a dire che l’UE ci ha solo sfruttati e che quindi … dobbiamo uscirne. E’ questo un altro piano mica tanto occulto dell’attuale governo.
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Nel frattempo la CEI-Conferenza Episcopale Italiana accoglierà circa 100 immigrati. Resterà da capire come poi saranno inquadrati (Cittadini dello Stato città del Vaticano?). In ogni caso è un segnale forte per tutte le istituzioni ecclesiastiche, a cominciare dalle parrocchie e dalle Diocesi, affinchè si rendano disponibili all’accoglienza di chi si trova in stato di indigenza (immigrati e nostrani), anche a valere sulle molte strutture semivuote di cui la Chiesa dispone. Inoltre è un chiaro messaggio per la massa dei cattolici che da questo orecchio non ci sentono … nonostante che fra le tre Virtù Cardinali (Fede, Speranza, Carità) la più importante sia la Carità.
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