SOLIDARIETA’ ANCHE IN ESTATE
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 21 Giugno, 2018 @ 6:05 amDetto altrimenti: non li dimentichiamo …Â Â (post 3238)
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Scrivo ad amici ciclisti, li invito in Trentino a pedalare insieme. “Grazie – mi dicono – ma stiamo caricando un container per le isole Salomon … sai, assistiamo una missione …â€. Questa frase mi suona come un rimprovero. Oggi è il 21 giugno, inizia l’estate ma “quale†estate? Non certo una uguale per tutti. Molto diversa per i bambini in gabbia negli USA; diversa per i Rom che taluno vuole censire come fece l’imperatore romano quando nacque Gesù; diversa per chi lavora nei “campi pacchiaâ€, 12 ore per 20-30 euro e poi “si rilassa†in comodi camping di lamiera e cartone; diversa per i minori non accompagnati che sbarcano sulle nostre coste; diversa per un padre di famiglia “nostro†che ha perso o sta perdendo il lavoro; diversa per un giovane “nostro†che non trova lavoro; etc.
Concordo: non è giusto che l’UE scarichi su di noi tutto il peso dell’immigrazione. Ma ci sono modi e modi per farla ragionare. Ad esempio, detraendo dalle somme dovute dall’Italia all’UE il costo sopportato per l’accoglienza e il mantenimento degli immigrati.
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Dice: fermiamoli a casa loro, aiutiamoli a casa loro … Eh già , belle parole, ma noi occidentali nei secoli abbiamo seminato vento e ora raccogliamo tempesta. Prima abbiamo colonizzato (leggi: “sfruttatoâ€) il sud del mondo (si legga il libro a fianco). Poi gli abbiamo “regalato†democrazie di facciata. Ora continuiamo a sfruttarlo con le multinazionali. Da oriente poi arriva la Cina che sta comperando il terreno del mondo (in Africa e in Sud America) dove però ci sono già gli Olandesi che coltivano rose pagando i neri con 70 dollari al mese che così il business è conveniente che ci rientra anche il trasporto in aereo dei fiori freschi in giro per il mondo … volete mettere?
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La Cina? 150 anni fa noi europei le abbiamo fatto ben due guerre (le guerre dell’oppio) perché si era rifiutata (senti senti … ma come si è permessa?) di importare l’oppio che la PA-Perfida Albione (leggi: GB) faceva coltivare dai suoi coolies (leggi: schiavi) nella sua colonia India. La Cina che solo 50 anni fa era un paese povero, ed ora ci sta comperando tutto.
La terra, venduta alle multinazionali dagli Stati poveri. Deforestazione della foresta amazonica, svendita dei terreni in Etiopia. Etiopia? Rileggete il mio post “Un’etiope in Trentinoâ€, il post n. 2716 del 4 maggio 2017: vedrete come una donna etiope, Agitu Ideo Gudeta sia dovuta fuggire dal suo paese per evitare l’arresto in quanto “colpevole” di cercare di persuadere i contadini a non vendere il terreno alle multinazionali … e che ora ha impiantato una piccola azienda pastorizia-casearia in Valle dei Mocheni.
La terra, dicevo, E anche il ghiaccio e quindi  l’acqua. Oggi ne abbiamo molta anche se non è per tutti. Pensate un po’ che la più grande multinazionale mondiale dell’alluminio con le navi porta fino in Islanda il materiale estratto nelle miniere in giro per il mondo, perché in Islanda ha costruito la più grande fonderia del mondo, alimentata da energia idroelettrica a bassissimo costo, energia generata dagli enormi flussi di acqua che derivano dalla fusione dei ghiacciai. Una pacchia! Una pacchia che durerà al massimo qualche decina di anni. Poi no ghiaccio, no acqua; no acqua, no energia. Ed allora? Allora cosa faranno le popolazioni locali che nel frattempo hanno disimparato a fare i pescatori e gli allevatori?
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Io credo fermamente nella assoluta necessità di dare vita agli Stati Uniti d’Europa per avviare un discorso culturale e morale con il resto del mondo in favore di tutta l’umanità . Solidarietà anche in estate, dicevo. Ma verso chi? Ma verso noi stessi, dove quel “noi†comprende tutta la (unica) razza umana per evitare di ritrovarci in un mondo da “day after†che non potrebbe più sopravvivere come accadeva una volta “grazie†a guerre riequilibratrici, visto che con le migliaia di bombe atomiche che sarebbero fatte esplodere distruggeremmo il pianeta. E’ questo che vogliamo?
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