“MOTIVO D’ALLARME”

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 20 Giugno, 2012 @ 5:10 am

Detto altrimenti: gioco d’azzardo, se non lo è questo, un motivo d’allarme … non solo per il male che fa ai giocatori  (che si rovinano finanziariamente e si ammalano di ludopatia), ma anche a chi giocatore non è, bensì “contribuente”

Il titolo non è mio, bensì del giallista Eric Ambler (leggetelo questo libro, ve lo consiglio vivamente!).

In post precedenti (ad esempio, quello del 3 maggio scorso), parlavo di incredibili sconti di pena (multa) fatti alla società Atlantis, gestore delle macchinette mangia soldi, a fronte di accertate gravi e rilevanti evasioni fiscali.

Ricevo oggi una notizia che mi auguro possa essere smentita da lettori più documentati di me. Lo spero vivamente e me lo auguro, perchè non “deve” essere vera (eppure lo è … purtroppo!). Eccola:

Il comandante del Nucleo Speciale Frodi Telematiche Umberto Rapetto è stato “dimissionato”.

Il Colonnello della GdF Umberto Rapetto

Per cinque anni, Rapetto ha seguito tutti i componenti delle organizzazioni che gestivano il gioco d’azzardo in Italia senza pagare le imposte. La frode è “telematica” perché l’evasione avviene scollegando le macchinette mangiasoldi dai sistemi di controllo della GdF. Finchè un giorno Rapetto ha chiuso il dossier, facendolo arrivare ai carabinieri e facendo arrestare quindici persone. Rapetto si è presentato in giudizio con migliaia di pagine di prove e con conti precisi: le società dei videopoker sotto accusa devono allo Stato di 98 miliardi, 456 milioni, 756 mila euro. Cifra mostruosa, superiore persino alle ultime quattro manovre finanziarie messe assieme. Gli imputati che sono stati tutti condannati penalmente hanno patteggiato, anche se Rapetto era contrario: il colonnello sosteneva che dovevano restituire fino all’ultimo centesimo di euro. Alla fine gli imputati sono stati condannati al pagamento di appena 2,5 miliardi di euro.

Il mondo politico si è detto indignato. Sono già nove le interrogazioni parlamentari legate al suo caso: due di Lannutti (Idv) di Zamparutti (Pd), di Tassone e altri 33 (Udc),di Fluvi (Pd), di Gramazio (Pdl), di Buonfiglio (FareItalia), di Pisicchio (Api) e Caparini (Lega).