CAPACITA’ O CONOSCENZA?
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 12 Maggio, 2018 @ 3:31 pmDetto altrimenti: cosa conviene insegnare ai nostri giovani?        (post 3176)
Un mio vecchio capo una volta mi disse: “Chi sa fare i collegamenti fra le varie informazioni, fra le varie situazioni, vincerà sempreâ€.
- Tizio legge un brano. E’ solo “capace†di riferirne il contenuto. Tizio ha capacità .
- Caio legge lo stesso brano: riesce anche a “conoscerne†i rapporti con altre situazioni simili o collegate. Caio ha conoscenza.
La sola mono-capacità non porterà mai alla conoscenza. Insegnare solo la mono-capacità vuol dire creare una classe di impiegati, di operai e niente di più. Insegnare la conoscenza o almeno “anche†la conoscenza, significa creare persone che saranno in grado, un domani, di far progredire il Paese. Per questo io sono un po’ perplesso di fronte all’esaltazione della novità scuola-lavoro: perchè essa attrae gli alunni ad acquisire una mono-capacità che verrà – è vero – abbastanza presto remunerata in quanto applicata ad un lavoro più o meno di base, ma che non darà mai loro una reale crescita intellettuale.
In ambito aziendale una persona che ha acquisito molte capacità , ovvero un plurispecializzato, può giustamente ambire a posizioni di livello superiore proprio perché ha imparato a relazionare fra di loro le varie capacità . In altre parole: perché ha acquisito anche la “conoscenzaâ€.
- Scuole tecniche: si insegna soprattutto o solo “capacità â€
- Scuole classiche: si insegna soprattutto “conoscenza†(affermazioni errate: non serve a nulla studiare latino e greco! Sarebbe meglio essere capaci di parlare due lingue straniere moderne).
Un esempio di formazione ottimale di lavoro di livello: un diplomato al liceo classico che si laurei in ingegneria e consegua una specializzazione in gestione manageriale e finanziaria aziendale (e se mi sbaglio mi corrigerete!)
Un esempio di formazione ottimale di politico di livello: una persona che abbia studiato e lavorato; che abbia molte capacità e conoscenza; che non sia troppo giovane né troppo avanti in età ; che viva già del suo; che non aneli alla politica come posto di lavoro bensì come servizio agli Altri.
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