PAGARE LE TASSE E’ UN DOVERE CIVICO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 13 Giugno, 2012 @ 3:04 pm

Detto altrimenti: si, certo, ci mancherebbe altro! E aggiungo: con la stessa efficacia e incisività occorrerebbe riesaminare la distribuzione del carico fiscale, la sua progressività ed eliminare l’evasione e l’elusione fiscale, la corruzione, gli sperperi, i furti e gli abusi della finanza pubblica, cioè del pubblico, cioè di noi tutti. In tal caso infatti tutti noi pagheremmo le tasse con maggiore convinzione e probabilmente nessuno se la prenderebbe più con Equitalia …

Premessa

Mario Monti

Le eventuali carenze, incongruità, forzature del governo Monti sono imputabili soprattutto a chi gli ha consegnato una situazione vicina al collasso. Cioè: il Presidente Monti sta operando in chirurgia d’urgenza. Ciò non esclude che alcuni aspetti del suo operato possano essere criticati, in quanto ogni critica può e deve essere intesa come un contributo al miglioramento della sua azione. E poi anche perché al mondo tutto è sempre perfettibile. Ma chi ha creato questi presupposti negativi, almeno … si astenga … per pudore …

Ciò detto, eccomi a voi con i miei “pensierini”
1) Ho ricevuto contemporaneamente la notizia degli ultimi scandali finanziari e i moduli per pagare l’IMU. Mai come in questa occasione ho avuto la sensazione di sentirmi vittima di una rapina non contemplata dal codice penale, perché quanto mi viene sottratto sia depositato nelle tasche di chi utilizza il mio denaro per i suoi usi privati.
2) In Trentino si dice: sera la canula e ghe scappa dal boron (o “cocon”), con riferimento a chi, non volendo che il vino contenuto in una botte vada perso, “chiude il rubinetto” ma il vino gli scappa dal “boron”, cioè da quella grossa apertura usata per entrare nella botte quando è necessario fare un intervento di pulizia al suo interno. L’economia della gente comune cerca di reagire, risparmiando sui piccoli acquisti quotidiani per potere pagare più tasse da versare in un calderone dal quale però lo Stato attinge a milionate denari che in molti casi vanno sprecati o rubati o elargiti in modo assolutamente non equo.
3) Pare che alcuni partiti non siano d’accordo sugli interventi anti-corruzione, fanno la “melina” per usare un termine calcistico, praticamente un “non gioco”. Peccato che non sia un gioco.

Milena Gabanelli (Report)

4) La trasmissione Report continua a segnalare con nome e cognome casi di sprechi, di elusione fiscale etc.. Il mio timore è che tante segnalazioni finiscano con il far dire alla gente: “Ma possibile? Non può essere vero …” Un po’ come quando Buscetta disse che se avesse fatto il nome dei referenti politici di Cosa Nostra (anzi, di Cosa Sua, non certo della maggioranza di tutti noi!) avrebbe corso il rischio di non essere più creduto, tanta sarebbe stata l’incredulità della gente … Io invece credo che occorra parlare, segnalare, denunciare, discutere, esaminare, criticare, approfondire, sanzionare ed interrompere certe prassi.

 

la camera dei deputati al parlamento

5) In questi giorni gira su internet l’elenco delle remunerazioni, pensioni, prebende e dei benefit dei parlamentari. Ho voluto ricopiarne alcuni contenuti e riportali qui. Infatti se queste notizie fossero vere, forse costoro riceverebbero troppo, non vi pare? E ciò sarebbe un male per diversi motivi. Infatti, ciò che riceverebbero sarebbe troppo 1) rispetto alla situazione del paese ed ai livelli retributivi europei; 2) rispetto a ciò che viene loro richiesto; 3) rispetto ai risultati (non) raggiunti; 4) in quanto attirerebbe alla politica non persone mosse dallo spirito di servizio, ma anche molte persone mosse dal … desiderio di uno stipendio e di una pensione “facile”. Ove queste prebende fossero confermate, contro questo stato di cose bisognerebbe proclamare un primo sciopero generale, pacifico e silenzioso come la marcia dei 40.000 a Torino, negli anni ’70. Un secondo sciopero generale andrebbe proclamato per la documentazione di spesa dei partiti: perché sia fissato un tetto massimo e rimborsate solo le spese documentate, come si fa in qualsiasi società per azioni e in qualsiasi società civile ed onesta. E poiché la nostra Repubblica si fonda sulla separazione dei poteri, troviamo il modo per cui a fissare gli appannaggi del parlamento non sia il parlamento stesso (terzo sciopero generale). Oppure facciamo un solo sciopero, unico per i tre motivi.

Ma veniamo all’elenco degli asseriti appannaggi feudali dei nostri parlamentari. Essendo solo “dati internet”, mi auguro sinceramente che vi siano lettori assai più documentati di me in grado di smentirne la veridicità:

Camera dei Deputati (poi ci sarebbe da conteggiare anche il Senato): si tratta di 630 onorevoli + 1190 familiari e conviventi more uxorio, nel 2010 avrebbero avuto i seguenti rimborsi (importi in euro senza decimali).
3.092.000 dentista
3.000.000 ricoveri in cliniche private
976.000 fisioterapia
698.000 visite mediche varie
488.000 occhiali
257.000 psicoterapia
28.138 vene varicose
3.636 cure omeopatiche
53.000 ticket ASL
Inoltre, i commissari della camera non avrebbero fornito il dettaglio dei seguenti ulteriori rimborsi “perché la loro enucleazione avrebbe richiesto attività di elaborazione dati”: balneoterapia, shiatzuterapia, massaggio sportivo, elettroscultura (dei glutei), chirurgia plastica (del viso).
I deputati al parlamento percepirebbero €25.000 al mese, esentasse, andrebbero in pensione dopo 35 mesi (mesi) di funzione parlamentare. Essi avrebbero gratis: telefono, cinema, teatro, autobus, treni, metropolitana, aereo, autostrade, piscine, palestre, assicurazioni infortunio/morte/furti (per oggetti rubati alla camera: quanti ne sono stati denunciati? N.d.r.), auto blu, autisti, mutuo casa all’1,57% (chi paga alle banche la differenza? Anche perché uno potrebbe indebitarsi all’1,57% e investire in Conto Arancio al 4%! N.d.r.), ristoranti (nel 1999: €1.472.000).
Inoltre godrebbero dei cosiddetti rimborsi elettorali e delle ulteriori elargizioni ai gruppi parlamentari. Molti di loro avrebbero anche uffici e segretarie pagati senza scadenza, bensì a vita.
Nel 2011 il servizio di pulizia dei locali della camera dei deputati sarebbe costato €7.050.000, cioè €19.315 al giorno.
Per camera e senato sarebbero stati impegnati €45.000.000 per la carta da lettere e igienica fino al 2030 (la ditta fornitrice sarebbe di un tale Carlo Colombo).
Italia: 60 milioni di abitanti, 315 senatori, 630 deputati. USA: 300 milioni di abitanti, 100 senatori, 435 deputati.
Il Quirinale costerebbe €228.000.000 all’anno, cioè due volte il costo dell’Eliseo e sei volte il costo della GB.

Se tutto ciò fosse vero (ma non voglio crederci, sono solo dati internet!) la sensazione che se ne trarrebbe sarebbe come se ci fosse stato addirittura uno studio ad hoc per individuare ogni possibile regalìa, benefit, gratificazione a persone molte delle quali sono spesso assenti alle riunioni di lavoro; a persone molte delle quali tanto si interessano delle questioni loro demandate da confondere il deficit con il debito; che definiscono inglese il termine “deficit”; che non sanno a quanto ammonta il debito pubblico; che non conoscono il significato del termine “esodati”; che entrano ed escono dalla Camera durante le riunioni; che usano il telefonino o il personal computer invece di seguire i lavori della seduta.

Alcuni esempi e confronti di altri super costi

Giancarlo Cimoli

Giancarlo Cimoli, ex Alitalia per 7 anni di servizio avrebbe percepito €36 milioni.
Germania: Angela Merkel, Primo Ministro, €108.000; autostrade gratuite per tutti. Italia: Michele Valenzise, nostro ambasciatore a Berlino, €240.000 all’anno; autostrade gratuite solo per i parlamentari.
Antonio Mastropasqua, Presidente dell’INPS, percepirebbe €1,2 milioni all’anno.
Antonio Malaschini, Sottosegretario al Governo, avrebbe una pensione di €519.000 oltre ad una remunerazione di €190.000 all’anno.
Antionio Manganelli, Capo della Polizia, avrebbe uno stipendio annuo di €620.000. Il capo dell’FBI percepirebbe €113.460.
Italia: Commissione per le Olimpiadi 2020, tre riunioni sarebbero costate €300.000 all’anno.
Cesare Geronzi, ex Presidente delle Generali, per 347 giorni di carica avrebbe percepito €16,6 milioni di euro.
Il Presidente dell’Enel percepirebbe €3,0 milioni all’anno.

Giuseppe de Rita (Censis)

Tutto ciò è carenza di moralità? Il Professore Giuseppe De Rita (Censis), riferendosi a banchieri e finanzieri strapagati (ma il discorso può essere esteso ad altre categorie, n.d.r.) afferma: “Abbiano pagato molto, troppo, certe persone le quali dichiaravano di meritare tali compensi perché producevano ricchezza. Ma quale ricchezza? Loro guadagnavano per il loro oggi ma perdevano per il nostro domani. E noi non lo abbiamo capito, non c’è stata “intelligenza” di tale pretesa ricchezza prodotta. Il deficit quindi è soprattutto di intelligenza, nel senso latino di “intelligere” cioè di capire cosa stessero producendo, queste persone …”

In internet circola anche l’elenco delle super pensioni …