VISIONE D’INSIEME E PERCEZIONE SENSORIALE
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 11 Marzo, 2018 @ 9:05 amDetto altrimenti: per cercare di capire il ribaltone politico trentino      (post 3104)
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Siete in cime ad una alta scogliera: del mare avete la migliore visione d’insieme e nessuna percezione sensoriale. Man mano che scendete verso la base, diminuisce fino a scomparire la visione d’insieme e aumenta gradualmente la percezione sensoriale, che poi è massima se vi immergete nelle acque e sentite il salino sulle labbra. Senza la sua percezione sensoriale, non conoscerete mai il mare. D’altra parte occorre anche averne una visione d’insieme: quindi il suggerimento è di scendere sulle spiagge, tuffarsi più volte, risalire sulla scogliera, ridiscendere, etc..
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Vi è poi un altro modo di conoscere il mare, ma si è dimostrato non premiante: quello di chi, comodamente seduto su una poltrona di prima classe, lo osserva dal finestrino di un areoplano che vola alto … alto … troppo alto! Da quell’altezza infatti, le creste bianche di grandi onde frangenti sembrano innocue macchioline di colore ad abbellire l’azzurro della superficie. E invece … invece si è di fronte a … anzi, scusate, si è (troppo) al di sopra di un mare agitatissimo (grado 9, il massimo della scala Dougals, onde di 14 metri!) sconvolto da un vento forza 12 (la forza massima della scala Beaufort, vento oltre 117 kmh).
Si capisce che sono un velista?
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