ATTREZZI DA COMPETIZIONE
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 9 Marzo, 2018 @ 11:07 pmDetto altrimenti: vediamo un po’ di che si tratta …    (post 3103)
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Chi fa sport, anche non agonistico, spesso li anela. La bicicletta ad esempio, quella da corsa che ora chiamano da strada … se hai soldi, puoi comperare anche l’ultimo modello, magari con il cambio elettronico. Quanto costa? Non lo so, azzardo … 15.000 euro? Non credo di essere andato lontano. Un gradino sotto ci sono bici extra ma “umaneâ€, ed allora con 8.000 euri te la cavi. Con 5.000 puoi avere quella “truccataâ€, con il motorino elettrico nascosto che se non fosse per quel sibilo faresti la figura di un gran figo. Anche con 3.000 te la cavi mica male. Comunque, con la bici estrema danni non ne fai a te e agli altri. Infatti se non pedali, non vai.
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Con gli sci da discesa è cosa diversa. Infatti la discesa è lì che ti aspetta e ti tira verso valle anche se non … pedali! Io scio molto ogni anno da 60 anni (ma non ho una esperienza di gare: infatti l’unico sport che ho praticato a livello agonistico è la vela, ma di questa parlerò a parte)
Gli sci. Una volta il modello era unico, variava la qualità (e il prezzo, ovviamente), lunghezza m 2,05 a parte che da militare li avevo “alti” m 2,15 (Alu Fischer rossi), perché più erano lunghi più eri figo. Oggi vi è un’ampia gamma di “tipi†di sci. Io da 20 anni scio ovviamente con attrezzi di ultima (attuale) generazione: modello turismo avanzato, mediamente sciancrati cioè mediamente rastremati al centro per agevolare le curve secondo la nuova tecnica, lunghezza 1,70, raggio di curvatura 15 metri (foto accanto).
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Oggi, in Paganella, ho avuto modo di provare quasi tutta la gamma. Un paio (Atomic) di m 1,60, raggio di curvatura 11 metri, molti rigidi (e pesanti) da gara di slalom speciale. Dopo un’ora sentivo già un non so che alle ginocchia, ad ogni curva mi “tiravano†a monte accelerando, velocissimi, molto impegnativi: un po’ come se uno della mia età uno avesse una moglie di 25 anni! Li ho subito scartati. Poi ho provato tutta la gamma Fischer, tipo leggeri, medi, pesanti, a pianta stretta e larga, da 1,70 fin a 1,80 metri, con piastra normale e da gara, raggi di curvatura da 13 a 18 metri.
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Sciando in sequenza con i vari modelli, sono arrivato ad una conclusione: se cambierò prenderò quelli “come i miei attuali†(Salomon) ovvero da turismo avanzato (doppio strato, un po’ più pesanti e rigidi), lunghezza 1,70; raggio 15, pianta stretta, piastra non da gara. Che volete che vi dica? Gli altri o sono troppo morbidi, da principiante su piste facili; oppure sono troppo “da garaâ€, cioè richiedono che lo sciatore abbia qualche anno di meno dei me che sono 74enne. Oppure sono  troppo specialistici, cioè “ottimi” per questa o quella situazione, non “buoni” per tutte. Riflettete quindi, prima di sceglier lo “scio†(così si dice in dialetto trentino) adatto a voi e in negozio dichiarate senza remore e con onestà : peso, anni, altezza, grado di abilità nella sciata: aiuterete il rivenditore a consigliarvi lo scio giusto ed anche, chicca finale, l’angolo di inclinazione delle lamine!
I prezzi del “nuovo”: da 350 a 2.500 euro di quelli con serigrafia d’autore!
Appendice: le ore migliori per un sciata.
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Le primissime del mattino, quando le piste sono tirate a specchio e non c’è ancora nessuno. Siete in un altro mondo, padroni di quel mondo. Solo che questo “trucco” lo stanno capendo in molti e allora …. e allora ormai funziona bene soprattutto quando fa freddo, quando la massa degli sciatori stima che sia ancora troppo freddo per salire sulle cime: quindi, ovviamente, in dicembre prima delle feste e, quest’anno, anche in febbraio quando abbiamo avuto l’ondata di freddo siberiano.
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E per una pausa caffè, cosa c’è mai di meglio che la direttissima alla Malga Zambana?
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Buone sciate a tutte e a tutti!
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