MOTORI AUTO
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 1 Marzo, 2018 @ 7:42 amDetto altrimenti: parliamone un po’, così, semplicemente … (post 3094)
1955, esce la Fiat 600! La grande piccola utilitaria sogno di moltissime famiglie italiane. Una signora apre il cofano anteriore: “Mi hanno rubato il motore!†Poi apre quello che crede essere il bagagliaio (posteriore, n.d.r.): “Ma per fortuna ne hanno messo uno di scortaâ€. Una barzelletta, certo. La prima auto a motore posteriore. Per chi proveniva dalla “Topolino†era un’auto di lusso. Non ho voluto risalire oltre nel tempo, comunque il motore a scoppio a combustione interna a quattro tempi denominato a ciclo Otto (ing. Otto, il tedesco che lo ha inventato) è rimasto lo stesso.
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L’unico tentativo di variazione sul tema è stato il motore rotativo Wankel (ing. Wankel, 1957, cfr. in Wikipedia), più leggero, più potente ma soggetto a rapida usura e molto inquinante. L’inquinamento. Oggi si inizia a fare il processo ai motori a ciclo Diesel (ing. Diesel, altro inventore) perché troppo inquinanti. Con i motori diesel varia il carburante che è  il gasolio, una frazione più pesante della distillazione frazionata del petrolio, quindi dalla combustione più lenta della benzina (ing. Benz, altro tedesco) e questo è un vantaggio, ma dalle emissioni più inquinanti (ed ecco lo svantaggio).
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Il vantaggio dei diesel consiste che la “bruciatura†del gasolio è più lenta, quindi è più una combustione e meno una esplosione, il che determina che la spinta sul pistone dura per tutta la discesa del pistone all’interno del cilindro: motore più elastico, maggiore potenza ad un minor numero di giri/min del motore, migliore rendimento kilometrico. Nei diesel il gasolio si accende per riscaldamento e compressione (non servono le candele per l’accensione) il che determina maggiori pressioni interne alla camera di scoppio e quindi  la necessità un blocco motore più robusto e più pesante e l’inserimento delle candelette di pre-riscaldamento inventate da un altro tedesco, l’ ing. Ricardo con una “c†sola.
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Motori diesel aspirati, una volta; oggi “turboâ€: prestazioni esaltanti, niente da invidiare ai motori a benzina. Solo che adesso si stanno diffondendo i motori a metano, a GPL, elettrici, ibridi e sta iniziando la fase di uscita di scena dei diesel. Nei due casi di motori a metano e a GPL varia solo il combustibile. In quelli elettrici varia il motore. In questi ultimi non si elimina l’inquinamento, ma lo si “sposta†nei luoghi di produzione dell’energia elettrica e nei luoghi smaltimento delle batterie esauste. L’evoluzione della tecnologia va in questa direzione. Tuttavia, la fase di riconversione delle fabbriche e del mercato sarà costosa per i produttori e per l’utenza, quindi ci si augura che sia graduale. Nel frattempo si sta incrementando l’uso della bicicletta come mezzo di locomozione urbana.
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