LA CICLABILE DEL GARDA 1
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 27 Gennaio, 2018 @ 8:13 am
Detto altrimenti: a forza d parlarne … eppur si muove!    (post 3048)
Delegato da Fiab Trento ( http://www.fiab-trento.it/) ieri sera sono stato nella “mia†Riva del Garda, dove ho la seconda casa e la prima e ultima barca a vela; dove ho lavorato per anni per realizzare il Parcheggio Interrato Terme Romane. Ci sono stato mandato da Trento e invitato da Riva, dall’amico ex Sindaco Paolo Matteotti, organizzatore dell’incontro sulla pista ciclabile del Garda. Incontro convegno dal titolo â€Ciclabile del Garda – Come tutelate il paesaggio?â€
Relatori: Paolo Matteotti (Dottore in Scienze Forestali); Fulvio Zezza (Professore di Geologia tecnica); Filippo Prosser (Botanico). Si è discusso solo di alcune tratte dell’intero percorso: Tratta del Comune di limone e tratta trentina. Splendide le foto del fotografo Stefano Salvi, realizzate grazie alla disponibilità dei gommoni della Fraglia Vela Riva. Moderatore del successivo dibattito: Beppo Toffolon, architetto, Presidente Italia nostra, Trentino.
Comune di Limone: ha accelerato i tempi con pista a sbalzo dalle rocce sull’acqua, soluzione deturpante, non accettata dal Trentino anche per un secondo motivo: non avrà la larghezza prevista di 4,5 metri, dovendo essere una ciclopedonale.
Tratta trentina: sarà realizzata con modalità diverse a seconda delle singole sotto-tratte: in alcuni punti a sbalzo a fianco della strada, in altri in nuove gallerie, in altre in gallerie vecchie, in altre a sbalzo a ridosso della roccia. Sempre con la massima attenzione a non deturpare il paesaggio e la flora. Una eventuale soluzione temporanea e ancora teorica: trasbordo su battelli elettrici.
Mie osservazioni personali e riservate (non espresse al convegno): sembra mancare un coordinamento temporale e sulla qualità del manufatto. Concordo con un intervento sulla problematicità dell’attraversamento di Riva e di Torbole (di mio aggiungo: e degli altri paesi, da Malcesine in giù).
Invitato a parlare, molto brevemente ho
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presentato Fiab e la sua sensibilità per gli aspetti ambientali e paesaggistici;
- illustrato e consegnato all’Assessore comunale Zanoni il depliant dei “Comuni ciclabiliâ€, annuario promosso da Fiab:http://www.comuniciclabili.it
- fornito i dati sulla ciclabilità turistica tedesca, la durata della permanenza di ogni cicloturista, la sua spesa giornaliera;
- segnalata la necessità di illuminare le gallerie a sud di Torbole e di attivare la ciclabile (strada romana) da Prato Saiano (Arco) fino a Nago;
- segnalato lo stato della attuale quasi-ciclopedonale fra Capo Tempesta e Bardolino;
- assicurato che avrei trasferito a Fiab Trento le sensibilità naturalistiche e paesaggistiche emerse nella riunione.
 Good Garda Lake Bike everybody!
P.S.: RIFLESSIONI DEL GIORNO DOPO. La natura e il paesaggio, due cose differenti. L’ambito naturale è quello nel quale l’uomo non è intervenuto. Il paesaggio è quello nel quale è intervenuto l’uomo. Naturali erano le sponde del Lago di Garda prima che l’uomo non intervenisse. Da anni quelle sponde sono in parte natura, in parte paesaggio. L’idea della “natura intatta” e sempre validissima, ma in zone già molte antropizzate – come quelle del Lago di Garda – si può parlare di preservazione della natura residua e miglioramento del paesaggio.
Io amo il Trentino. Io amo Riva del Garda, sono un ciclista (anche velista e sciatore, ma questa è un’altra storia).
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La popolazione invecchia. Il cicloturismo fa bene alla salute e all’economia. Si stanno diffondendo le e-bike che mantengono in servizio pedalatori altrimenti uscenti e ne attraggono nuovi altrimenti non-entranti. Il turismo del Trentino ha bisogno di adeguarsi, nel massimo rispetto della natura che è il nostro primo patrimonio. Si può intervenite con iniziative che regolamentano un’attività , anziché limitarsi a vietarla o a consentirla deregolamentata. Un esempio: il CAI Centrale ha edito i Quaderni del Ciclo escursionismo reperibili in internet. Si veda l’Austria con il suo Mountain Bike Tirol Safari: 17 funivie in rete, 700 km di discese da un capo all’altro del paese su percorsi delimitati e attrezzati! Si veda la sola Dobbiaco-Lienz quanto successo riscontra!
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Trentino Bikeland, mi piace pensare e scrivere: una funivia che porti in ciclisti in quota su Bondone o in Paganella con discese rigorosamente entro i percorsi attrezzati (evitandosi il vagabondare inquinante per ogni dove); collegamenti fra i diversi spezzoni della quasi rete ciclabile trentina (quasi rete perché mancano i collegamenti Trento-Valli dei Laghi; Trento-Valsugana; Sarche-Ponte Arche-Ragoli; Nago-Arco). E quindi occorre fare sistema una buona volta e vedere la Ciclabile del Garda inserita in questo contesto organico che sarebbe unico al mondo! Dice … ci sarà affollamento! Certo, ma meglio di biciclette che di automobili!
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La FIAB-FEDERAZIONE ITALIANA AMICI DELLA BICICLETTA … siamo decine di migliaia in Italia, oltre 250 in Regione, ci occupiamo innanzi tutto della ciclabilità sostenibile urbana,  sulla scia dell’azione pluridecennale della nostra Past President Manuela Demattè. Poi anche di quella extra urbana. Non siamo aderenti al CONI, non serve certificato medico per farvi parte. “Festina lente”, ci diciamo l’un l’altro, affrettati lentamente. Organizziamo molte gite all’anno – le trovate nel nostro sito – e in coda al drappello c’è sempre chi aspetta i ritardatari o chi avesse forato o altro. E nessuno degli gli altri protesta. Le nostre uscite (di uno, due, tre o più giorni) sono sempre anche culturali e naturalistiche. Joint us, unitevi a noi, iscrivetevi alla FIAB di Trento o della vostra città : ci trovate in internet, non ci sono scuse!
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