UNA FAVOLA VERA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 20 Gennaio, 2018 @ 3:15 pm.
Detto altrimenti: un post per i più piccini               (post 3738)
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Alla fine dell’autunno le nottate sono già freddine. Una mattina un signore (chiamiamolo … chessò … Giovanni) mentre annaffia i bei fiori corona di colori al suo balcone, s’accorge di una locusta, intirizzita ed immobile, che evidentemente aveva cercato riparo fra gli steli dei grisantemi e i tageti. Le si avvicina, la sfiora con la mano: niente, la locusta muove appena un’antenna ma non scappa, non salta via. Intirizzita? In semi letargo? Morente? In Giovanni le dà un nome ben augurale: Lucky, Fortunata. Egli pensa che non sia il caso di disturbarla oltre e per quel giorno la cosa finisce lì. Passa un mese, siamo in inverno. Una mattina Giovanni si accorge che Lucky ha traslocato: adesso aderisce allo stipite esterno in legno della porta finestra probabilmente in cerca di maggior calore.
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Impietosito, Giovanni la fa scivolare dolcemente dento un piccolo cestino di vimini e la porta in casa.
Qui a fianco: la prima sistemazione … (ma le locuste, mangiano l’insalata?)
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Passa un altro mese, siamo a metà gennaio. Giovanni è sul balcone, intento ad ammirare le sue rose di Natale, sbocciate … dopo l’Epifania ma vabbè. Giovanni rientra in casa e vuole controllare come sta Lucky: apre lo sportellino della piccola gabbia improvvisata e vede che la piccola ha cambiato posizione. Dunque è viva! La gabbia viene lasciata aperta.
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Ogni mezz’ora Giovanni controlla la situazione e si accorge che Luchy ha ogni volta cambiato – sia pure di poco – la sua posizione. Tuttavia non salta via. Ormai il sole è alto: illumina e riscalda direttamente Lucky. Giovanni pensa che potrebbe portare all’esterno la gabbietta, sempre aperta, s’intende. Detto fatto. Ma non appena la gabbietta è posata a terra, aperta, Lucky con un balzo/volo rapidissimo e molto, molto lungo, e ne va, vola via  (o salta? Come di deve dire?), libera. Buona fortuna, Lucky!
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