BERTRAND RUSSEL A TRENTO 1

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 14 Gennaio, 2018 @ 10:27 am

Detto altrimenti: “portato” dal filosofo milanese Giulio Glorello nell’ambito delle Settimane Russelliane” (post 3031)

SPAZIO OFFMi stava quasi sfuggendo, ma ieri Marcello Farina commentando il Vangelo delle domande “Dove abiti Signore?”, quello dei dubbi, della fede nel dubbio che si interroga, che ricerca … lo ha ricordato. E allora subito a cercare di prenotarsi via internet presso lo Spazio Off di Via Venezia, 5 per la rappresentazione teatrale “La conquista della felicità”, Dialogo fra Bertrand Russel e Cassiopea (drammaturgia e regia di Maura Pettorruso) ma per oggi tutto esaurito! Questa sì che è una bella notizia: Trento accorre alla filosofia! Bene. Mi prenoterò per una replica, per ascoltare il Russel del dubbio, colui che alla “volontà di credere” sostituì la “volontà di dubitare”, il dubbio, la curiosità, la ricerca, la scoperta. Tornerò su questo aspetto appena avrò assistito alla conferenza spettacolo.

Oggi, qui, voglio parlare di un mio Libro Perso, perso in casa (ma lo ritroverò, potete scommettere!), fra le centinaia che riempiono i miei scaffali, il Russel dei miei vent’anni, all’Università di Giurisprudenza, il Russel de “Autorità e individuo”, un saggio sul rapporto fra il singolo e la società, nel quale egli critica tutti i totalitarismi (compreso il capitalismo, in quanto capace di offrire solo a pochi la possibilità di iniziativa) perchè considerava la libertà del singolo individuo come un bene fondamentale.

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Io ho un copia di questa edizione e la ritroverò, a costo di rivoltare la casa …

Russel riteneva che il sistema del decentramento statale fosse il migliore perché più idoneo a dar spazio alla partecipazione del singolo al governo locale. Egli chiamava questo sistema “devoluzione”. Secondo Russell dovrebbe esserci un governo unico mondiale con il compito di prevenire le guerre e i conflitti fra gli stati; tale governo non deve intervenire nella gestione dei governi nazionali, e questi non devono a loro volta intromettersi nell’amministrazione dei governi locali. Il decentramento amministrativo non ha l’obiettivo di separare le diverse culture, bensì quello di consentire la partecipazione del singolo al governo locale e di valorizzare le differenze. La diversità culturale è infatti fonte di ricchezza. Valorizzare le singole culture significa permettere fra loro un confronto che presuppone un reciproco rispetto. L’iniziativa privata, maggiormente garantita dal decentramento, è un bene importante quanto la giustizia. L’iniziativa privata riguarda l’ambito politico, culturale e scientifico. Allo scienziato deve essere data la possibilità di ricercare liberamente. I governi, sia centrali che locali, non possono essere visti come fini, ma devono invece considerarsi dei mezzi per il raggiungimento della felicità dei singoli individui, che si realizza solo quando viene data a tutti la possibilità di esprimere al meglio le proprie capacità.

Russel attuale: Russel e la politica di Papa Francesco; Russel e gli Stati Uniti d’Europa; Russel e la nostra Autonomia Speciale, Autonomia che ci vene oggi contestata da taluno che aspira al livellamento … verso il basso! Il saggio in questione? Poche pagine molto, molto arricchenti: leggetelo! In quanto a me, mi reputo  una persona fortunata: ritrovare e ritrovarsi dopo oltre mezzo secolo con i propri studi, sposare quelli con le esperienze dell’oggi, non avere vissuto-studiato-letto invano: una fortuna, una ricchezza. Si, sono un uomo ricco, molto ricco e a dire il vero mi sento un po’ in colpa perché – pensate – per contro al mondo vi sono persone così povere, ma così povere che la cosa sola che possiedono sono i soldi, tanti soldi! Che miseria!

Quindi, amici, arrivederci  al prossimo post “Russel 2”!