EPIFANIA, BEFANA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 6 Gennaio, 2018 @ 10:08 amDetto altrimenti: solo il nome (parzialmente) in comune …. (post 3010)
- Natale le tredicesime, la corsa a spendere e a far spendere in cose utili (evvabbè) ma anche in tante cose inutili (“… questo lo riciclo alla prima occasione …â€) e dannose (gli imballaggi!).
- Capodanno. In internet gira una storiellina di Mafalda che si rivolge ad un famoso mago televisivo esperto in previsioni ed auguri: “Iil 2015 doveva essere migliore; il 2016 fantastico; il 2017 l’anno della svolta. Per il 2018, caro mago, per favore: fatti i fatti tuoiâ€. Solo che lei non dice “fatti†bensì usa un altro termine figurato molto più efficace.
- Epifania tutte le feste le porta via. Ma ricordiamola per quello che è, l’Epifania, la presentazione del Bambinello ai tre Re Magi, ovvero al suo ingresso nella TV d’allora, nella mondovisione d’allora.
- Poi è arrivata la Befana, una vecchietta dea volante di derivazione pagana – che con l’Epifania proprio non c’azzecca per nulla – a portare dolci o carbone ai bimbi buoni -“cattiviâ€. Ma può mai essere “cattivo†un bimbo? E per di più, un bimbo che ancora crede nella befana? Via … siamo seri! Ecco, voglio prendere le mosse da qui, da questo controsenso di noi adulti che poi non è il più grave ( e poi … il carbone, … oggi è tornato di moda “grazie†alla befana Trump che riapre le “centrali a –“. Chissà se lui ne regala una calza piena ai suoi fedelissimi).
Il più grave controsenso, comunque, è il consumismo che ha travolto il significato del Natale solo in parte recuperato perché con la scusa dei regali (do ut des, oppure se non do che figura fo?) va a finire che ci si reincontra fra amici e fra parenti (e questo sì che è un Natale, una Nascita, una Rinascita).
Ma torniamo alla Befana. Ai miei tempi … io sono del 1944, nella casa genovese di Albaro, quartiere “alto†in collina vista mare nella Genova-bene-est-verso-oriente, la cucina aveva la cappa e lì trovavamo le famose calze piene di dolci. Carbone mai, si vede che non eravamo stati cattivi, i miei fratelli ed io. Poi arrivava la Befana dei Carabinieri, perchè il babbo era Maresciallo dei CC, Ufficio Matricola della Legione Territoriale di Genova, situata nel bellissimo Castello Mackenzie, nel quartiere Castelletto (circonvallazione a monte) a 100 m sul livello del mare. E qui la vera sorpresa: ci si aspettava molto, arrivava poco ma la felicità era tanta.
Oggi, è sabato: se ne deduce che domani sarà domenica poi fine. Ah … ci riposiamo un poco. In internet gira un’altra storiella: una “videata†internet di un tale che aveva cliccato nel motore di ricerca “Come smaltire il sovrappeso acquisito nelle festeâ€, alla cui ricerca il sistema rispondeva: “Forse cercavi l’orario dei treni per Lourdesâ€.
Cosa? Volete una poesia? Una mia? Una sul Natale? Ma si … dai … evvabbè … se proprio insistete, eccola:
NATALE SURREALE
E’ questo il Natale?
Scoppiettan parenti sul fuoco
e rossa la neve dal forno
inonda la casa di un caldo profumo di arrosto.
Farina nel cielo:
bei fiocchi giganti
sprigiona la terra per l’aere spandendo rintocchi argentini.
La gente s’incontra, si scontra
si chiede permesso
poi s’urta, si scusa
prosegue la corsa.
Regalan le merci al super mercato:
tu prendi dei doni, li scarti
li cedi agli amici
a prezzo d’usura.
Un bel pino acceso
in mezzo alla sala
dà fuoco al palazzo.
Accorron pompieri
e inondan l’incendio
di fresco Clicquot.
Un’ostrica, sola, s’aggira sparuta in cucina:
poi, ratta, si tuffa nel biondo vin franco
s’asconde al tuo sguardo
e corre nuotando al suo mare.
Tu resti da solo a pensare
a questo sì strano Natale
a quanto di bene v’è intorno
a quanto di male.
Ma ecco che in mezzo al frastuono
di luci e colori
compare una bella cometa
s’accende una stella
ed ogni altra cosa si spegne.
Risplende per tutti, sol quella.
Adesso è Natale!
                                           Ciao, alle prossime Feste!
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