DOPPIO VOTO DI GENERE IN TRENTINO
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 2 Dicembre, 2017 @ 9:38 amDetto altrimenti: avevo programmato di andare a sciare ma …. (post 2946)
(N.B.: in questo mio articolo le lettere Maiuscole non sono utilizzate a caso)
… ma ha prevalso il desiderio di commentare il voto del consiglio provinciale di ieri che introduce il riconoscimento di un Diritto delle Donne. E si sa che sono da sempre uno scivolatore accanito e ho già lo “stagionale†in tasca! (Ma … scialla raga, m rifarò domani …)
Un Diritto delle Donne, ecco, così mi piace chiamare ciò che le Donne hanno raggiunto, altro che “obbligo, forzaturaâ€, come dice qualche (piccolo) personaggio; altro che “negazione del coraggio delle donne che avrebbero paura di affrontare un referendumâ€, come dice un altro (piccolo) personaggio, gente questa rimasta a “La dona? Ca la piasa, ca la tasa ca la staga in casa”.
.
.
Ottima ho invece trovato l’analisi del vice direttore del quotidiano “Trentino†Paolo Mantovan circa il singolare e fortunato percorso politico che ha vinto la distrazione degli oppositori sostanziali (nella maggioranza e nell’opposizione) (v. quotidiano “Trentino†odierno, pagg. 1 e 11): percorso che Mantovan ha commentato con profonde considerazioni. Io – da semplice blogger qual sono –  mi permetto solo di sottoporre all’attenzione delle Lettrici e dei lettori una sottolineatura: che alla fine la legge è passata (purtroppo solo) grazie al voto palese. Infatti, il voto segreto (insieme alla mancanza di vincolo di mandato) a mio avviso è un vulnus della democrazia, perché spezza la catena della continuità democratica fra il voto emesso all’inizio dal cittadino elettore e quello emesso in aula da chi da quell’elettore è stato votato. Ma questa è un’altra storia …
.
.
.
.
Che dire? Che noi dei Restart, l’Associazione Culturale alla cui presidenza sono stato chiamato da Donatella Conzatti,  quale secondo nostro Evento (marzo 2017) abbiamo co-promosso la parità di genere?
.
.
.
Che dire? Ah si …sarà stato un caso ma due sere fa alla TV ho rivisto il film “Matrimonio all’italiana†con la Loren e Mastroianni, tratto dalla commedia di Eduardo De Filippo Filumena Marturano, capolavoro ante litteram di emancipazione femminile dall’oppressione maschilista.
Che dire? Sarà stato un altro caso ma in questo giorni insieme ad alcuni altri colleghi “guittiâ€, componenti un’infima compagnia teatrale più che amatoriale stiamo facendo le prove della Lisistrata di Aristofane che verrà rappresentata a carnevale (castigat ridendo mores!)  all’interno di un circolo culturale privato: Lisistrata, Donna ateniese che per indurre gli uomini ad accettare anche le Donne in politica e quindi a porre fine alla guerra del Peloponneso, fece indire alle Donne greche lo sciopero verso il genere maschile. Dr. Paolo Mantovan, lei è invitato sin d’ora, se legge queste mie righe mi scriva che Le fornisco i dettagli riccardo.lucatti@hotmail.it: comunque se vuol sapere sin d’ora di quale circolo di tratta, navighi qui sul blog cercando “Accademia delle Museâ€.
.
.
.
Che dire? Che martedì prossimo alle 18,30 al Teatro Sociale (ingresso libero, brindisi finale libero) Donatella Conzatti gestirà un dibattito sull’Autonomia (anche delle Donne, n.d.r.) con la partecipazione dello stesso Paolo Mantovan?
Fine, dai … la chiudo qui che se poi la faccio troppo lunga non la leggete …
.
.
.
(In quali categorie “posto” questo post? In Politica, Democrazia, Civiltà , Autonomia)
.