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pubblicato da: Riccardo Lucatti - 27 Novembre, 2017 @ 3:28 pmDetto altrimenti: ci imbrogliano ugualmente, ma almeno sappiamo come!  (post 2938)
Esiste un software che in una frazione di secondo esamina l’andamento dei mercati, della politica mondiale, del clima, delle guerre … insomma, di tutte le variabili che influiscono sul prezzo delle azioni e di titoli di debito-credito e quindi decide acquisti e vendite di masse enormi di azioni e dì titoli, movimentando in frazioni di secondo miliardi e miliardi di denaro. Questo software si chiama TFAF – Trade Facilitation Agreement Facility e in USA gestisce già il 70% di tutte le transazioni finanziarie. Chi lo sa utilizzare, guadagna. Gli altri no. Questo algoritmo è uno degli strumenti che la governance del mondo utilizza per governare più dei governi. Ora, indipendentemente da ogni giudizio tecnico e/o morale sull’algoritmo, qual è il significato di tutto ciò? Semplice: che la finanza non è più uno strumento per la conduzione delle aziende (e – perché no? – anche delle famiglie) ma uno strumento di speculazione economica, utilizzato per fare utili a prescindere dall’andamento dell’economia reale.
AMARCORD, mi ricordo … ieri le banche, bene; oggi le male banche … che delusione! Da giovane (anni ’70) ero a capo della finanza operativa Italia della più grande finanziaria italiana, la Stet di Torino (Società Finanziaria Telefonica per Azioni SpA). Erano anni “duriâ€: stretta creditizia, costi del denaro alle stelle, rendimenti dei titoli del debito pubblico ancora superiori, stretta valutaria e per di più, per il nostro gruppo, tariffe della maggiore concessionaria la SIP, bloccate! Le banche ci hanno assistito, chi più e chi meno … fra quelle con il segno “più†una banca di Milano, ricordo … il suo Vice Direttore Generale, ragionier R … quante operazioni insieme … una delle banche migliori. E poi, decenni dopo, apprendere che il suo presidente era finito in galera per finanziamenti illecito al re delle slot machine! Che delusione! E molte altre ancora che invece di “fare banca†(raccogliere risparmio e concedere prestiti) si sono messe a “fare finanza†ovvero a comperare e far comprare titoli anche “pericolosiâ€: utili nel brevissimo termine, forti perdite nel medio/lungo periodo! Ma sempre, grossi premi al top management bancario (!?).
Ma poi, che fine fanno le banche? Loro nessuna perché too big to fail, troppo rilevanti per essere lasciate fallire … Ma chi paga? Paga il contribuente che paga le tasse allo stato che ripiana le banche direttamente o che paga l’UE che ripiana le banche che a pagare sono anche io che la cosa mi dà un po’ fastidio che io però che ci posso fare?