NO ALLE ARMI NUCLEARI
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 27 Novembre, 2017 @ 7:53 amDetto altrimenti: strumento prima di ricatto, poi di distruzione non†di massaâ€, bensì’ “di tutto†(post 2937)
 In questi giorni tre convegni (fra i tanti): uno, sul futuro dell’umanità (“Nel nome dell’umanità â€, di Riccardo Petrella); un secondo sul rapporto fra scienza e Fede (Giovanni Straffelini); il terzo (Fabio Pipinato) contro le armi nucleari.
- che la prima industria mondiale è quella delle comunicazioni, seconda e terza a pari merito: medicine e armi (“Le armi fanno PILâ€);
- la necessità di promuovere il riconoscimento giuridico dei beni comuni pubblici mondiali, quali l’acqua, le sementi, l’aria, l’energia solare, la conoscenza, le foreste, la salute;
- la riaffermazione del predominio dei governi sulla governance della finanza algoritmica;
- l’affiancamento della mondializzazione istituzionalizzata dei poteri politici pubblici democratici alla globalizzazione forzata dei mercati.
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2- Quanto al secondo, se qualcuno riuscisse a dimostrare scientificamente la ragione ultima (ultima) del perché la forza di gravità “tira†verso il basso, avrebbe dimostrato la non-esistenza di Dio (ma non ce la potrà mai fare!).
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 3 – E il terzo? Be’ … sul terzo non sono del tutto d’accordo, perché io a quel “No alle armi nucleari†toglierei quell’ultima parola (“nucleariâ€). Perché? Chiedi tutto, poi forse otterrai qualcosa … saggezza popolare, che volete mai? Sta di fatto che nell’ultimo anno l’Italia ha destinato circa 60 milioni di euro nell’intero anno alla difesa idrogeologica del territorio e 60 milioni al giorno agli armamenti: ma si può? E poi … dicevo … strumento di ricatto, di pressione? Già , perché i primi due della classe (USA e Russia) posseggono una quantità di bombe nucleari semplicemente plurimultipla di quella sufficiente a distruggere il pianeta. E allora … perché?
Papa Francesco è stato il primo Capo di Stato a sottoscrivere e a ratificare il Trattato contro le armi nucleari ed ha organizzato in Vaticano un importante Simposio con molti premi Nobel per la Pace. La delegazione parlamentare trentina, a parte un parlamentare, ha seguito l’ “invito†della NATO anziché all’esempio di Papa Francesco. E lo stesso giorno, un parlamentare trentino che ha votato contro il Trattato ha auspicato una formazione politica che si ispirasse all’umanesimo comunitario di Papa Francesco.
Quesito per le mie lettrici e di miei lettori: chi è il parlamentare trentino double face? Se proprio non riuscite a indovinare, scrivetemi all’indirizzo riccardo.lucatti@hotmail.it che vi darò alcuni indizi …Â
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