CONCERTI RIVANI
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 25 Novembre, 2017 @ 10:14 pm
Detto altrimenti: suonano i migliori alunni diplomati del Conservatorio!      (Post 2934)
Organizza: l’ Associazione Amici della Musica, Presidente il Prof. Franco Ballardini, che ha introdotto musicisti e brani. Ci ospita – come di consueto – la sede rivana del Conservatorio Bonporti di Trento (grazie!). Scrivo “ci ospita†perché io sono il tesoriere dell’Associazione, alias “vile meccanico (manzoniano) della pennaâ€, come amo definirmi.
Il pomeriggio del 25 novembre è stata  la volta dei giovani.
Arianna Pati, chitarra classica, ha eseguito la Suite BWV 995 di Johann Sebastian Bach (1685-1750); indi di Heitor Villa-Lobos (1887-1959) la Suite populaire brasilienne. Semplicemente perfetta, Arianna (ti segnalo ad un mio amico carissimo, Carlo Fierens, associato alla nostra Associazione Amici della Musica, chitarrista classico attualmente negli USA, prossimamente a Bankok per un concerto, a maggio in Italia: vorrei che vi conosceste).
(In un passaggio di Bach mi è parso di riconoscere il ritmo di “Don Raffaè'”, la bella canzone di Fabrizio De Andrè (1990). D’altra parte…  il Fur Elise di Beethoven ce lo siamo ritrovato nella canzone Passion Flower (USA 1941, in Italia negli anni ’60 con i Platters e poi con Mina).
E’ stata quindi la volta di Cecilia Maruelli al violino, accompagnata al pianoforte da Antonio Vicentini. I brani: Aaron Copland (1900-1990), Sonata per violino e pianoforte (1943) -. Arvo Paert (1935), Fratres (1980) – George Antheil (1900- 1959), il Presto dalla Sonata per violino e pianoforte n. 1. Bravissima anche tu Cecilia … peccato che non sia più con noi il nostro amato past presidente Ruggero Polito, pianista e violinista alla sua tenera età di ottantanni: ti avrebbe abbracciato!
Mentre seguivo rapito la splendida esecuzione di questi giovani, un pensiero: la loro tenacia, il loro lavoro, la loro applicazione, i risultati che hanno raggiunto … ma soprattutto per me, semplice amante della Musica, la meraviglia del cervello umano, la sua sensibilità e la sua capacità di dominare milioni di note ognuna delle quali deve essere suonata tenendo conto di numerose variabili, per cui, applicando un semplice calcolo fattoriale, risulta che questi ragazzi dominano perfettamente anche a memoria miliardi di variabili. Al che mi auguro che da grandi si dedichino alla teknè politika, cioè all’arte di governare i propri simili, visto che a loro certamente non sfuggirebbero quelle fondamentali, semplici decine di importantissime variabili che invece a molti politici – anche europei – sfuggono, per cui alla fine, per risolvere un problema, si “tira a sorte†(v. l’Assegnazione dell’Agenzia della Sanità ad Amsterdam e non a Milano).
Ragazze, salutandovi vi avevo ben avvertito che il mio pezzo non sarebbe stato di critica musicale. Io posso solo fare un tentativo di valutazione delle vostre splendide persone … dovete accontentarvi!
E poi, di Antonio, nostro validissimo Vicepresidente, che dire? Che continua a collezionare diplomi di specializzazione uno dietro l’altro, una bravura che lui “indossa†con estrema semplicità e modestia, atteggiamento che lo rende ancora più meritevole sotto ogni profilo. Grazie anche a te Antonio.
Good music everybody e … alla prossima!
Scrive dagli USA Carlo Fierens: “Complimenti ai giovani musicisti e in bocca al lupo per la loro carriera! I brani affrontati da Arianna Pati sono veri e propri monumenti del repertorio: la Suite di Bach è complessa e articolata e quella di Villa-Lobos rappresenta una delle pagine più sentite e liriche del compositore brasiliano”.