ONE DAY BICI
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 7 Giugno, 2012 @ 7:26 amDetto altrimenti: un pensionato come me, una giornata infrasettimanale se la può ben riservare, o no?
E allora, eccomi qua. Anzi, eccoci qua, io ed il mio amico di pedalata, il Cavarenese Edoardo Pellegrini (“Cavarenese� Si dice così? Ne dubito, lui comunque abita a Cavareno, Val di Non, TN).
Da miei post precedenti avete capito quali siano le difficoltà di un Trentino che voglia prendere un treno in Alto Adige. Quanto al resto, qui vi dò solo qualche dato tecnico ciclistico. Dal Passo del Brennero (arrivati al passo alle 10,40) a Bressanone, giretti extra per 10 km compresi, km. 62 di pista ciclabile. Molta discesa, alcuni strappi in salita niente male.
Lungo il primo tratto, ricavato nella sede della vecchia ferrovia, una casupola, quasi una baracca, con tanti animali da cortile in libertà . Un vecchio, solo per scelta o solo al mondo, li accudisce. Ammiriamo gli animali, trascuriamo colpevolmete di riflettere sulla situazione di quell’uomo, quello che compare sullo sfondo della foto. Voglio tornare e parlargli, cercare di capire.
Su di una salita, mi si apre un anello della catena, il cambio si storce, la bici si ichioda. E’ finita (la gita) , penso. Nientaffatto! Edoardo ribalta la bici, cerca due belle pietre e a sassate fa rientrare il perno dell’anello neklla sua sede. Poi, a mano, raddrizza iol cambio ed io riparto. Magico Edoardo!
Il laghetto di Varna, quello dove andavo a fare il bagno nella pausa pranzo del mio servizio militare di 40 anni fa, non è accessiobile alle bici!
Prima di entrare in Bressanone, girate a sinistra per l’Abbazia di Novacella. Qualche centinaio di metri in discesa a vi trovate a visitare un posto incantevole. Poi, lasciando l’Abbazia, state sulla strada a sinistra che salirebbe verso la montagna, ma voi dopo una ventina di metri girate a destra nella stradina del tennis club: è la ciclabile che in leggera discesa vi porta a Bressanone centro.
Ora, visto che mi hanno suggerito di farli più corti i miei post, lascio parlare le fotografie. Per ora, le mie. Poi quella scattare da Edoardo con una macchina più seria.
Ed ecco la prima:
Abbazia di Novavella, un gioiello!
Duomo di Bressanone: al centro le statue di tre Vescovi. Quello di sinistra, interogandosi mostrando il palmo della mano destra come chi non sa proporre una soluzione: “Dove andiamo a mangiare queta sera?”. Quello in alto, al centro, indica davanti a sè: “Al Ristorante Oste Scuro”. Il terzo, mettendosi una mano sul petto: “Ma io non pago, sia chiaro” (“Ich zole ne”, in dialetto sud tirolese).