4 NOVEMBRE 1966, L’ALLUVIONE DI TRENTO
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 4 Novembre, 2017 @ 2:02 pmDetto altrimenti: “Racconto ed immagini†by Luigi Sardi.    (post 2894)
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Oggi, 4 novembre 2917, seduti in quel caffè … All’epoca abitavo a Genova e si parlava solo dell’alluvione di Firenze. Oggi sono a Trento, ho preferito Luigi Sardi al pur amatissimo Luciano Canfora che a Rovereto parla della rivoluzione russa. Luigi è un giornalista, oggi anche uno storico. Per me e per tanti altri, un caro amico ed una preziosa memoria storica di quelle che – campi mill’anni – quando non ci sarà più chi ne sarà l’erede?
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Oggi, LiberCafè di Piazza Dante, eravamo una ventina ad ascoltarlo mentre “riassume†il suo lavoro. Al suo fianco, l’ Assessore Comunale alla cultura Andrea Robol – conosco il padre di cui ero (e posso dire … sono?) amico, di lui, Presidente della Fondazione della Campana dei Caduti a Rovereto – assessore non ancora 50enne, che pertanto maggiormente apprezza la conoscenza di ciò che non ebbe modo di vivere
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Luigi, testimone e documentatore allora e oggi di cronache e fatti storici, allora come oggi testimone di fatti e di persone. Già , lui, la sua esperienza, la sua credibilità , la sua autorevolezza … un riferimento per molti. Dell’alluvione che dire? Che la diga di Santa Giustina tenne nonostante un metro in più di acqua; che dal male nasce il bene e che da quei giorni è nato un altro Trentino; che la gente si rimise subito a lavorare “di suoâ€, in attesa degli aiuti esterni; che i morti furono solo (mi sia consentito dire così) 18, pochi se raffrontati con l’alluvione genovese del 1970 che ne causò ben 30 nel centro cittadino?
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Infine: libri vissuti insieme, eventi ricordati insieme, coscienza che si ravviva insieme, this is Trentino too, il Trentino è anche tutto questo!
Luigi Sardi, “â€4 novembre 1966 – L’ALLUVIONE – Racconto ed immagini†– Reverdito Ed. Ottobre 2016, 190 pagine, €12,00 anche questi molto ben spesi..
(“Se ho pochi soldi, compro libri. Se mia avanza qualcosa, cibo†– LiberCafè … Liber … “libro” e “libero”: sarà un caso?)
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