SALVIA ANANAS e altri racconti …

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 3 Novembre, 2017 @ 3:14 pm

Detto altrimenti: scommetto che non la conoscevate …. (post 2892)

Ciao raga. Questo è un post “di alleggerimento”. Eh già … mica uno può scrivere solo cose seriose, dai … eppoi (“eppoi”) se stancassi i miei lettori e le mie lettrici, che blogger sarei mai!? Lettrici? Eccomi a voi, a voi gentili componenti del sesso … bello, ecco, sesso bello non “debole” (e chi lo ha detto “debole”!?) a voi che siete più sensibili di noi del cosiddetto sesso forte (e chi lo detto, sesso “forte”!?). Insomma ci siamo capiti. Fiori e cucina. In casa mia il pollice verde ce l’ho io. Quello cuciniero no e mia moglie si lamenta ma ormai … Ma ormai entriamo nel vivo del post.

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btyVolete fiori colorati tutto l’anno? Per l’autunno c’è una pianta utile e bella che vi dona sapori in cucina tutto l’anno e colori proprio quando molte altre sue colleghe vanno in letargo. Si tratta della Salvia Ananas, così chiamata per via che le sue foglie hanno un caratteristico aroma di ananas e possono essere utilizzate per esaltare il gusto di piatti a base di pollame, maiale e formaggio. Vengono inoltre utilizzate nei potpourri e bruciate per deodorare gli ambienti. Si utilizza sui pomodori e si accompagna anche con il pesce e le cozze. Il suo aroma si abbina bene anche al risotto in bianco (si aggiunge la salvia all’ultimo momento a fuoco spento). I suoi fiori? A grappoli, di un rosso intenso, che sbocciamo a fine ottobre.

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Altri fiori che colorano l’autunno sono le nobili dipladenie e gli umili tageti. Le prime le ho fatte arrampicare su steli che scendono dal balcone del piano superiore e spero che facciano in tempo a creare una sorta di cortina floreale “condominiale”.

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I tageti … bè, in un balcone erano gli unici sopravissuti alla eccezionale calura estiva: li ho trapiantati, diffusi e mi stanno regalando colori a iosa.

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davAvrete capito che la mia è (anche) una passione “floriculinaria” … lo dimostrano le piantagioni di basilico (in vasi) che fruttano diverse raccolte l’anno, la maggiore delle quali di ben 800 grammi di foglioline ripulite! Dice … ma tu che sei genovese, ce la dai qualche dritta? Certo, con piacere: ecco, non pretendo che anche voi abbiate un nipote che vi porta decine e decine di piantine da Genova .. in ogni caso vanno bene anche le nostrane. Solo, fate questo esperimento. Fate un pesto con foglioline piccole e paragonatelo con quello fatto con le foglioline adulte: sarà di un verde più chiaro e comunque sarà più saporito. Comunque le foglioline una volta raccolte non vanno lavate, diventerebbero di un verde scuro scuro e anche il pesto perderebbe un po’ del suo sex appeal.

Buoni colori e buon appetito!

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