FILOSOFIA POLITICA – 2

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 13 Ottobre, 2017 @ 4:06 pm

Detto altrimenti: a seguito della prima puntata, quella del post dell’11 c.m.       (post 2864)

“Politica”, aggettivo sostantivato che presuppone il termine “capacità“: capacità politica di governare la polis, la città stato.

Le persone si riuniscono in famiglie, villaggi, città stato (la Polis greca), nazioni (quella greca, appartenenza comune definita Ellenikòn da Erodoto, la Grecità).  Oggi qui in TAA abbiamo l’Heimat. Siamo in Grecia a cavallo dell’VIII – VII secolo a. C. – Comanda l’aristocrazia, con la sua Parola Verità (l’ipse dixit, potremmo dire così).

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L’insorgere di una classe media (cioè, del potere economico e di quello militare) fa sì che la Parola Verità si trasformi in Parola dialogo-strumento di discussione e di confronto che però degenera in parola mezzo di comando e di dominio sugli altri: si vedano i dialoghi fra gli Ateniesi colonizzatori imperialisti e le isole che avrebbero voluto evitare di essere colonizzate: “E’ nel vostro interesse: diventate nostri alleati, ci pagate tributi in denaro, guerrieri e belle fanciulle. Altrimenti sbarchiamo e vi distruggiamo. Siete liberi di scegliere” (Tucidide, i dialoghi di Atene con i Melii).

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download (1)In parallelo viene data pubblicità alle manifestazioni più importanti della vita pubblica (formazione e divulgazione di leggi scritte, ad esempio), l’assunzione delle decisioni in luogo pubblico. Lo sviluppo del sistema da stato “selvaggio” a “stato di diritto” avviene infatti di pari passo con lo sviluppo della scrittura, della comunicazione, della comprensione di ciò che è scritto. Non per niente Don Milani voleva che i suoi allievi diventassero in grado di “leggere e capire” non solo la pagina sportiva dei quotidiani.

Infine, i cittadini si scoprono simili fra di loro anche se fra loro diversi: la vera diversità c’era rispetto alle altre polis, ad esempio fra Atene a Sparta: una guerra che alla lunga porterà al dominio macedone.

E oggi? Cosa accade oggi, dopo 2500 anni? In campo politico, a fianco della aristocrazia politica – politici di professione si sforza di emergere un nuovo ceto medio (politico): quello di chi – avendo di che vivere del proprio lavoro – pensa con la propria testa. La parola verità dell’aristocrazia si trasforma quindi in parola dialogo. Oggi, però, occorre evitare quell’ulteriore passo “avanti” (avanti, si fa per dire!) e cioè che dalla parola dialogo si ri-passi alla parola strumento di comando e dominio soprattutto in danno di chi vuole “entrare” per partecipare alla discussione. Insomma, l’ipse dixit, cacciato dalla porta, non deve rientrare dalla finestra, con le micidiali specificazioni:  “si è venuta creando una situazione per cui …” ed anche  “con me o contro di me”.

La pubblicità delle decisioni poi non deve essere violata dalle riunioni politiche “parallele”, dagli accordi segreti fra alcuni partiti e dal voto segreto dei parlamentari.

Resta da vedere che fine ha fatto il fattore identitario. Come una fisarmonica si allarga e si restringe. Il mondo occidentale stava sperando in una Europa Unita quale primo livello di aggregazione identitaria e in un rapporto stretto con gli USA (secondo livello di aggregazione identitaria). Poi invece abbiamo avuto paesi UE che, sì’… vabbè … ci stanno ma però (ma però) costruiscono muri con filo spinato; la Brexit ed ora la USEXIT (dall’UNESCO, dall’accordo sulla tutela dell’ambiente, da … etc. etc.).

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downloadE noi, qui, in Trentino? Io personalmente spero – quanto meno – nella Euregio in cui tre culture simili si integrino a vicenda. In ambito internazionale mi auguro che gli USA ci ripensino e si diano un altro Presidente. Dice … e la perfida Albione? La voglio vedere alla prova dei … suoi conti dopo che noi non gli avremo più fatto sconti.

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imagesDice … ma hai visto mai che tu sia anti USA? Ci hanno salvato dal nazismo regalandoci la democrazia. Si, è vero, va questo regalo è stato un effetto collaterale della loro necessità di impedire che la guerra arrivasse sul loro territorio. O no? Timeo Danaos et dona ferentes, diceva quell’uno: tempo i Greci anche quando mi portano regali … in compenso noi … sai quanta Coca Cola gli abbiamo comperato!

E io nemmeno sono contro la democrazia, che è il migliore dei sistemi imperfetti al cui interno alcuni – fra i quali mi colloco – cercano di migliorarne la sostanza ed il funzionamento; altri si muovono furbescamente traendo vantaggi dalle sue imperfezioni.

Nel frattempo stanno accendendosi alcuni fuochi pericolosi: Corea del Nord; Iran; Israele-Palestina; Cuba; nuove dittature (Turchia, Venezuela); immigrazioni senza limiti (né potrebbe essere altrimenti).

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